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Latina. Platinette si candida con i Radicali. «Anche se non so se mi accettano». E su Riccardo Pedrizzi: «Non ho capito cosa fa questo signore»
Agguerrita e pimpante. Platinette ai microfoni di Radio Radicale ha spiegato i motivi
che probabilmente la porteranno a candidarsi con i radicali alle prossime elezioni.
Anche se, ha subito precisato con tono scherzoso: «Io mi candido ma voglio vedere se
i radicali mi accettano». Ce ne ha per tutti la soubrette, a cominciare da Pedrizzi, il
senatore pontino di An: «Io non ho capito cosa faccia questo signore durante l'anno se
non rispondere alle mie boutade», fino al duo Turco-Mussolini, propositore e
gestore delle legge a favore del riconoscimento delle coppie di fatto:
«Presenta ancora molte sale e mi piacerebbe che se ne tornasse a parlare in
termini possibili di modifiche e deroghe, perché c'è ancora tutta una fetta di
popolazione che rimane esclusa».
Queste affermazioni per spiegare come Platinette si senta un'ottima «testimonial»
politica delle battaglie per i diritti civili, per la ricerca sulle cellule staminali,
«che vanno di moda ma delle quali si parla oggi solo grazie ai radicali», per un
occidente liberale che sappia trattare il discorso delle tasse e dei guadagni,
sull'eutanasia, insomma, per trattare argomenti sui quali, come sottolineato da
Roberto Spagnoli, la società sembra essere più avanti della classe politica. E, per
incitare la quale, ha affermato Platinette, bisogna muoversi: «Facciamo in modo
che la classe politica si metta al passo».
Mauro Cascio
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