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Latina. Corridoio Tirrenico. Gustavo Giorgi (Legambiente): «Dire che la struttura è vantaggiosa per l'economia è un ordine di scuderia?»

«È tutto da verificare, sotto il profilo procedurale e politico, l'iter seguito dalla Regione Lazio per l'individuazione della cordata di società private che detengono attualmente il 49% del capitale di Arcea Spa, la società che per i prossimi 50 anni potrà progettare, costruire e gestire, senza ulteriori bandi di gara, le nuove autostrade regionali, incluso il Corridoio Tirrenico Meridionale». E Gustavo Giorgi (Legambiente) spiega: «Come noto la Regione Lazio detiene il 51% del capitale sociale, mentre il restante capitale è suddiviso tra la società Autostrade Spa (di proprietà del gruppo Benetton) con il 34%, dal Consorzio 2050 con il 10% e dal Monte dei Paschi Merchant con il 5%. Questa cordata è risultata l'unica partecipante alla gara, ma non è il solo fatto strano per un bando "ad evidenza pubblica" che doveva interessare aziende di tutta l'Unione Europea. Nel Consorzio 2050, infatti, oltre alle due società di ingegneria che si occupano della progettazione e della Valutazione di Impatto Ambientale (si fa per dire) del Corridoio Tirrenico Meridionale, insieme al C.C.C. (Consorzio Cooperative Costruttori) aderente alla Lega delle Cooperative, troviamo la So.co.tra.mo. (Società costruzioni trasporti moderni), la s.r.l. di proprietà del noto costruttore romano Erasmo Cinque, personaggio molto vicino al Presidente della Regione F. Storace, visto che risulta essere uno dei due responsabili dell'Ufficio studi e coordinamento del Dipartimento socio-economico di Alleanza Nazionale. Altro fedelissimo di Storace, risulta essere Andrea Abodi, l'attuale Presidente di Arcea Spa, che risulta essere anche il referente istituzionale dell'ASTRAL (Azienda Strade Laziali), che dovrà provvedere alla gestione e alla manutenzione delle strade ordinarie della regione, dimesse dall'ANAS, tra le quali c'è, ad esempio, la Pontina. Questa situazione ha determinato le vibrate proteste degli operatori del settore, a cominciare dal Presidente dell'ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), che hanno puntato il dito sul fatto che, al di là della formalità della gara, risulta mancante la reale volontà dell'amministrazione regionale ad incentivare davvero la competizione, soprattutto perché per 50 anni nessuno potrà metter bocca e confrontare i prezzi applicati ai singoli progetti, né si potrà proferire parola sulla qualità ed efficienza delle opere. Alle luce di queste considerazioni Legambiente Latina chiede con forza spiegazioni immediate sul costo ipotizzato per la realizzazione del Corridoio Tirrenico Meridionale (3.097,30 milioni di euro) , si parla di 46,67 miliardi di vecchie lire, per spese di realizzazione media, per ogni chilometro previsto: sarebbe uno dei costi più elevati mai visti in Europa, nonostante la giacitura del terreno interessato dal tracciato, non sia tra i più sfavorevoli. Come si spiega un costo così elevato? Nessuno da queste parti ne ha mai chiesto la progettazione e la realizzazione; quasi nessuno era a conoscenza della presentazione del progetto per la V.I.A.; ora sono in tanti a dire di sì, magari bofonchiando qualcosa rispetto al tracciato. Non sarà per caso un ordine di scuderia?»

Mauro Cascio


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