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Latina. Amministrative, si scaldano i motori. Francesco Parisi (Sinistra ecologista): «È arrivato il tempo delle proposte politiche...»
Saranno capaci i partiti del centro sinistra ad assumersi le responsabilità di
governo di questa provincia? O si affideranno all’uomo della provvidenza di turno?
È arrivato il tempo delle proposte politiche forti da proporre all’elettorato, secondo
Francesco Parisi della Sinistra Ecologista.
«Bisogna consentire agli elettori di poter scegliere con chiarezza e senza ambiguità
come sarà gestita l’amministrazione provinciale e quali interessi verranno tutelati.
Ossia, quali saranno le priorità del programma di governo.
Le emergenze che incalzano la nostra provincia sono molte e i tempi sono stretti.
Ai sensi degli articoli 14 e 14 della l.142/90 alla provincia spettano compiti
di raccolta e programmazione delle proposte avanzate dai comuni in materia di
pianificazione e di sviluppo di programmi sia di carattere settoriale che generale.
La Provincia predispone ed adotta il piano territoriale provinciale determinando
gli indirizzi generali di assetto del territorio indicando le diverse destinazioni
in rapporto alle prevalenti vocazioni delle sue parti, nonché le linee di intervento
per la sistemazione idrogeologica ed idraulico-forestale ed il coordinamento del
suolo e la regimentazione delle acque.
Delicata è l’azione della Provincia nella conservazione, tutela e valorizzazione
dei beni culturali. Si occupa della viabilità e dei trasporti e della organizzazione
della raccolta e smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, disciplina e controlla
gli scarichi delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore.
Spettano ancora alla Provincia funzioni amministrative inerenti i servizi sanitari,
di igiene e profilassi pubblica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale,
nonché i compiti connessi alla istruzione secondaria di secondo grado ed artistica
ed alla formazione professionale, compresa l'edilizia scolastica, attribuiti dalla
legislazione statale e regionale.
Quindi, la Provincia, come istituzione, è in grado di imprimere orientamenti in positivo
o in negativo nelle svolte che determineranno prospettive di sviluppo o di declino del
nostro territorio.
In base a studi prodotti dalla CCIAA di Latina (IV rapporto strutturale congiunturale
della provincia di Latina redatto da Osserfare) il nostro territorio nel 2003 è stato
interessato da una situazione di debolezza. I saldi relativi alla domanda ed al fatturato
del nostro sistema produttivo è negativo riguardo al 2002 e negativa è la situazione della
liquidità e cala la propensione delle imprese all’ampliamento della propria capacità
produttiva.
In questo quadro di incertezza economica si sono innestati fenomeni di degrado ambientale
e sociale che ho già indicato in altre occasioni.
La mancanza di rappresentatività nei confronti della regione Lazio e del Governo
centrale è stata la prerogativa di questa amministrazione, ricordo le manifestazioni
di piazza per il problema della “lingua blu”, della sanità pubblica che non riesce
ad assicurare servizi all’altezza delle aspettative degli utenti, la gestione dell’ATO4
e dei rifiuti che genera proteste in quanto non si riesce a garantire la qualità
assicurata sollevando reiterate proteste e ricorsi da parte dei cittadini della provincia.
Per non parlare del rapporto conflittuale della provincia con gli studenti e le loro
famiglie nel reperimento delle sedi scolastiche.
Bisogna, in sintesi, reimpostare e mantenere un corretto rapporto tra il dovere
dell’amministratore e il diritto del cittadino ad ottenere i servizi a lui costituzionalmente
spettanti come la tutela della salute, l’accesso all’istruzione città e luoghi di lavoro
salubri. Va reimpostato il rapporto sinergico con le altre istituzioni verso i comuni per
saperne ascoltare ed interpretare le esigenze e verso regione e governo centrale per
programmare e per reperire le risorse finanziarie per assicurare piani di sviluppo per
i servizi e per le imprese come generatrici di ricchezza e di benessere per la società
nel rispetto dell’ambiente e nella tutela dei diritti dei lavoratori.
Per agire correttamente occorre conoscenza, capacità ed una grande sensibilità nei
confronti dei problemi e delle persone coinvolte. Queste capacità devono essere garantite
da un percorso curricolare riconosciuto e non aprioristicamente attribuite a persone che
non hanno avuto modo di dimostrarne le qualità richieste.
Bisogna recuperare i valori positivi del fare “Politica” sul territorio mediante il
confronto delle idee e dei programmi. Il confronto su questi temi si chiama “Politica”,
non economia, non esperienza, non pratica di vita. Non solo.
Noi, della Sinistra Ecologista, crediamo nei valori della Politica e vediamo che la
crisi della politica porta la nostra società ad inaridirsi e a non credere più nel proprio
futuro.
Ecco perché ci auguriamo che il progetto di una società più giusta e solidale debba passare
necessariamente per il tramite di uomini sensibili al bene comune e non agli interessi di
quella o questa categoria di cittadini siano essi industriali, commercianti, agricoltori o
quant’altro.
Saremo disponibili a sostenere questo o quel candidato solo quando saremo convinti che
la persona indicata interpreti le sensibilità indicate».
Mauro Cascio
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