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Latina. Ingegneria. Giorgio De Marchis (Democratici di Sinistra): «Continua l'incertezza e l'improvvisazione da parte della Giunta Zaccheo»
«Nel corso dell'ultimo anno si sono tenuti due Consigli Comunali per discutere i problemi
inerenti l'organizzazione e le difficoltà finanziarie che stava incontrando la facoltà di
Ingegneria». Commenta Giorgio De Marchis, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra:
«Le difficoltà economiche stavano diventando talmente ampie da minacciare la stessa
permanenza della facoltà di Ingegneria a Latina.
L'amministrazione comunale è intervenuta in merito con un finanziamento una tantum di
600.000,00 € per garantire lo svolgimento dell'a.a.
Il finanziamento è stato erogato grazie all'impegno che il Consiglio Comunale aveva
assunto il 21 marzo 2003, allorché venne approvato un O.d.G. che poneva l'attenzione
circa la situazione precaria di Ingegneria.
Ora ci ritroviamo purtroppo dinanzi ai soliti problemi che sembrano non risolversi mai,
infatti da settembre ad oggi si è parlato molto ma di fatti concreti se ne sono visti pochi.
Nella delibera 903 del 29/12/03 con la quale il Comune concede la prima tranche del
finanziamento è riportato testualmente quanto segue: - "… per la prima erogazione di
dicembre sarà fatta una valutazione dell'attuazione degli impegni e precisamente l'inizio
dei lavori di ristrutturazione dell'ex Distretto Militare, l'acquisto del Laboratorio
di Ingegneria di Borgo Isonzo; l'avvio organico di tutte le procedure tecniche
amministrative per l'attivazione della seconda facoltà di Ingegneria", e poi il rettore
de "la Sapienza" -"… ringrazia e da atto dell'impegno profuso da questa Amministrazione
per lo sviluppo dell'Università a Latina ed in particolare per il considerevole
investimento del Comune in tema di messa a disposizione di edifici per le varie facoltà
o corsi di laurea, ivi compresa l'ultima disponibilità di locali assicurata nell'edificio
di Via Varsavia".
Il primo problema che si riscontra è quello inerente l'ex Distretto Militare, dove non
risulta che sia partito nessun lavoro, lavori che probabilmente tarderanno a partire
anche per i prossimi mesi, determinando per la facoltà le stesse condizioni di precarietà
che hanno portato alle proteste del 2003.
Ancora oggi non sono state definite le pratiche inerenti l'acquisto dei laboratori di
via Isonzo che erano stati precedentemente inaugurati, questo fatto crea dei danni
soprattutto ad alcuni corsi di Laurea che legano la loro esistenza all'acquisto di quei
laboratori.
Infine vi è la situazione più sconcertante ed è quella dei locali di via Varsavia che
sarebbero serviti inizialmente per alleggerire il carico di studenti sulla sede di via
Le Courbusier, quelle aule ed altri locali dovevano essere resi disponibili
dall'amministrazione comunale già da ottobre, successivamente di proroga in proroga
si è arrivati a dire che dovevano essere resi disponibili per l'inizio del secondo
semestre fissato per il 22 gennaio.
Ad oggi ancora nessun locale è stato consegnato, anzi insistono sugli stessi problemi
legati alla sicurezza ed all'agilità che l'amministrazione comunale non ha mai risolto
e che continuano a rendere quei locali indisponibili.
Nel frattempo continua la situazione di emergenza in Viale le Courbusier con gli studenti
che ormai sono costretti a fare lezione in ogni angolo di facoltà rimasto libero, l'ultimo
era quello della sala conferenze che da un po' di tempo è diventata un'aula.
Purtroppo anche per questa vicenda, come per tante altre, stiamo pagando lo scotto della
demagogia che vede la nostra amministrazione comunale impegnata soltanto nel fare annunci
ma incapace di dare risposte concrete ai bisogni.
Presenterò un mozione urgente in Consiglio Comunale per chiedere al Sindaco di relazionare
a tutto il Consiglio e inviterò per lettera il Sindaco ad invitare il Rettore D'Ascenzo
alla seduta del Consiglio Comunale nel quale si parlerà di Università e di facoltà di
Ingegneria».
Mauro Cascio
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