Venerdì 02/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Cultura

Latina. Il poeta esule. Su Cesare Battisti i Democratici di Sinistra contro ParvapoliS: «Troppi toni astiosi ed esagerate le prese per il culo»

Come volevasi dimostrare. «Leggendo, questo pomeriggio, la stampa locale, sia cartacea che virtuale, abbiamo potuto notare come vi siano stati diversi atteggiamenti di fronte alla notizia dell'arresto di Cesare Battisti, ex terrorista, attualmente scrittore noir tra i più affermati in Francia». E così commenta il sito internet dei Democratici di Sinistra di Latina: «C'è chi ha gridato allo scandalo, c'è chi ha gridato alla vendetta e c'è chi si è sforzato di riportare quanto più fedelmente i fatti. C'è anche chi non ha parlato del fatto in sè ma si è scagliato contro quell'intellighenzia di sinistra che, allo scrittore Cesare Battisti e non certamente al terrorista (sono due persone evidentemente diverse, ndR), ha dedicato una serata in una più ampia rassegna, di musica contemporanea, che è il Newton. Quell'intellighenzia di sinistra, nella fattispecie, era un giovane regista e un altro gruppo di volenterose persone che si sono applicate per dare alla serata non un significato politico ma artistico tout court. Possiamo discutere sul lavoro, sulla bellezza della musica contemporanea, su ogni cosa riguardi l'arte e le sue forme d'espressione (visiva, letteraria e musicale). Non possiamo certo dileggiarli perchè trovano la loro ispirazione in romanzi noir scritti da Cesare Battisti, ex terrorista che, da anni, sta conducendo all'estero vita irreprensibile (vale anche per Pacciani o per Priebke?, ndR)».
«È stato condannato, deve scontare la pena. Questo fondamentalmente il concetto espresso nell'articolo incriminato. Sfrondando prese per il culo ed ironie di bassa lega. Vogliamo ricordare, comunque, ai garantisti dell'ultima ora per quale legge è stato condannato? C'è qualcuno che fa le battaglie contro il 41bis e poi non dice nulla sulla legge contro il terrorismo? Quella legge prevedeva che chiunque avesse fatto parte di un movimento terroristico fosse accusato di tutti i reati commessi da quella stessa organizzazione. Cesare Battisti venne accusato e condannato per 5 omicidi commessi o a cui aveva partecipato attivamente. A nulla, all'epoca, servì provare che lo stesso Cesare Battisti provò di essere in altre faccende affaccendato ed in altri luoghi... la condanna venne espressa ugualmente».
«Di questo benedettissimo articolo non abbiamo capito alcune cose. Qualcuno, magari l'autore, può spiegarcele.
1 - Nessuno ha il diritto di giudicare negativamente o positivamente uno scrittore perchè è comunista o no. Non c'entra nulla. Nè prese per il culo nè grandi esaltazioni. Queste cose lasciamole a chi ha ancora bisogno del capro espiatorio o dell'idolo.
2- L'autore dell'articolo si è mai degnato di leggere una pagina dei romanzi scritti da Cesare Battisti? Di quei romanzetti gialli di cui parla ne ha sentito solo parlare?
3 - Perchè in Italia gli ex piduisti, gli ex terroristi neri e altri hanno il diritto di scrivere libri mentre Cesare Battisti non ce lo avrebbe?
4- L'autore dell'articolo sapeva che Battisti è stato "esule" in Francia perchè un magistrato aveva riconosciuto come la sentenza a suo carico fosse completamente illiberale? Quasi fosse un esiliato politico?
"Forse qualcuno non se ne sarà accordo ma questo signor Cesare Battisti (che culo a volte l'omonimia), superlatitante degli anni di piombo, che per rifarsi una verginità sociale pare abbia scritto qualche romanzetto giallo o qualche verso che nessuno conosce, tranne un gruppo di coltissimi adepti, è stato arrestato ieri dalla polizia francese". Citazione doverosa per chiudere questo articolo in bellezza. Notate il tono astioso? Sull'omonimia c'è da domandare, se fosse vivo, al padre del suddetto Battisti, socialista, che, magari, ha voluto tributare in questo modo l'ammirazione per un personaggio di spicco del movimento di cui faceva parte. Sui romanzetti gialli o qualche verso (ma sa chi cazzo è 'sto Battisti?) che solo pochi e coltissimi (grazie per il complimento) conoscono: possibile che l'astio porti a disconoscere qualsiasi merito? È stato un terrorista. Di questa esperienza fetida lo condanniamo anche noi. Non possiamo non riconoscere, però, che è anche un grande scrittore che ha disconosciuto quell'esperienza e che non ha mai riconosciuto gli addebiti per gli omicidi. Su Battisti ex terrorista estradato dalla Francia scrivete quello che volete. Non lo sfruttate, però, per prendere per il culo delle persone che si impegnano e che vorrebbero portare un altro po' di cultura a Latina. Che non sia solo legata al Bagaglino. Che non sia solo legata alla Massoneria. Che non sia soltanto legata a canali tradizionali esclusivamente di destra. È possibile o è vietato?».
Fermo restando che preferiamo il Bagaglino al sangue e al piombo e le tette e i culi ai morti ammazzati, ci sembra sciocchino paragonare la lotta armata e il comunismo combattente alla Massoneria, che aldilà di finti scandali che le hanno imputato di tutto, ha avuto un ruolo determinante nella storia nazionale ed europea. Non ci sarà speriamo vietato preferire Mazzini, Garibaldi, Cavour o De Pretis, Crispi, Nathan, Carducci a un "poeta esule" che oggi vive scrivendo romanzetti gialli conducendo una vita irreprensibile, dopo aver ammazzato 5 persone. Ognuno preferisce la cultura che vuole. Ed ognuno ne fa l'apologia che crede. Ma aldilà di valutazioni generali, entriamo nel merito delle richieste di chiarimento che ci sono state fatte.
1 - Nessuno ha mai inteso offendere né il regista in questione, che ci pare sia stato più volte intervistato da questa testata con il massimo rispetto ed un vivo e partecipato interesse (da parte nostra) per il suo lavoro. Né "l'autore dell'articolo" ha criticato Battisti in quanto autore "comunista". In Italia il mondo culturale ha sicuramente un debito enorme nei riguardi della sinistra in generale e del comunismo in particolare. Se avessimo scritto questo saremmo stati semplicemente dei cretini. Battisti è stato criticato perché pluriomicida. Qui si tratta di essere estremamente chiari e onesti intellettualmente. La lotta armata resta lotta armata.
2 - Attestato che Battisti non sia un "eroe", né un "perseguitato", né tantomeno un poeta "esule" (e chiamare esule un terrorista ricercato a me sembra di una violenza e di una faziosità tenera ancor prima che arrogante) è oltretutto questione assai opinabile che si tratti di un autore "cult". Siamo onesti. Si tratta di un piccolo autore che si è guadagnato un piccolissimo palcoscenico perché personaggio controverso e maledetto. Personalmente, preferisco altre letture, altri generi ed ho un'idea di "poeta esule" un po' diversa. Va comunque precisato, per correttezza, che in Italia è pressoché sconosciuto. Tranne forse a Sermoneta, dove avrà i parenti. Esiste, della sua enorme produzione letteraria, una sola opera edita da una piccolissima (ma dignitosa) casa editrice di sinistra. Per il resto i suoi adepti come fanno? Lo leggono in fotocopia? Ma anche qui immaginiamo la risposta. Deve essersi trattato di un complotto dell'editoria italiana. Si sa come sono questi esuli: perseguitati e incompresi
3 - Tutti hanno diritto di scrivere quello che vogliono. Ma un terrorista resta un terrorista, di qualsiasi colore egli sia: rosso, nero, a pallini celesti. Anche un piduista sarebbe un terrorista. Solo che me lo deve dire la Magistratura. Non il diesse.
4 - Un magistrato avrà pure definito la sentenza illiberale. Devo ammettere che anche la filippina che mi fa le pulizie a casa ha un'opinione simile. Ma i giuristi ci insegnano che il diritto non è terra di opinioni in libertà dove tutti hanno il diritto di dire tutto. C'è una sentenza della Corte d'assise e d'appello e, mi si corregga, tutto il resto vale quanto l'opinione di mia suocera o della portiera o della filippina. E preciso: nessuna delle tre fa il magistrato.

Mauro Cascio


PocketPC visualization by Panservice