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Latina. Acqualatina. Massimiliano Mugnai (Rifondazione Comunista): «L'acqua non è un bene da sottomettere alle regole del mercato»
«L'intervento della Guardia di Finanza dei giorni scorsi presso gli uffici di Acqualatina,
che ha tra l'altro portato al sequestro di tutti i dati informatici e contabili,
è solo l'ultimo episodio poco chiaro che riguarda la gestione delle acque in provincia
di Latina. Dopo la ormai perdurante incompatibilità di Martella, il rimpallo di
responsabilità sulle bollette astronomiche a carico degli utenti, e la modifica
dell'articolo 13 dello Statuto sulla ripartizione delle quote societarie
tra pubblico e privato, che sostanzialmente apre la strada alla completa privatizzazione
della società, all'appello mancava solo la "visita" della Guardia di Finanza.
Ormai è inevitabile un completo ripensamento della gestione del servizio idrico
integrato nella provincia di Latina che rimetta al centro dell'attenzione
la tutela dei cittadini. È tempo di scelte anche da parte di quelle forze
politiche non ha mai espresso nei confronti di questa vicenda una posizione
chiara e precisa. Rifondazione Comunista ribadisce ancora oggi la sua proposta,
che vive nelle esperienze di movimento delle varie realtà locali e la
offre come terreno prioritario di confronto alle altre forze politiche e sociali:
ripubblicizzazione del servizio, agevolazioni tariffarie per le fasce più deboli,
partecipazione e controllo democratico da parte dei lavoratori e degli utenti.
L'acqua è un bene comune che appartiene alla comunità e non un bene economico
da sottomettere alle regole del mercato».
Mauro Cascio
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