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Latina. Lo scandalo delle Terme. Claudio Moscardelli sul castello di sabbia che ha fatto arricchire il suo presidente: «Limitiamo i danni»
«Cosa vuole fare Zaccheo delle Terme? Sulla vicenda dei debiti occorre mettere in condizioni
di lavorare la Commissione Trasparenza, unico organo indipendente e avente funzioni
di garanzia politica che si occupa della vicenda». Sullo "scandalo" delle Terme Claudio Moscardelli,
portavoce dell'Ulivo esordisce così.
«Sul piano politico chiediamo al Sindaco di sapere che cosa sarà della Società Terme
di Fogliano e della possibilità che il Comune debba provvedere alla ricapitalizzazione
della società Questo lo diciamo non per offrire alibi a chi vuole chiudere il discorso terme,
ma perché abbiamo il timore che una risorsa importante per Latina venga dissipata.
Da tempo si sapeva che la società Condotte intendeva svincolarsi dalla Convenzione
sottoscritta nel 1990 con il Comune. Oggi, per far fronte all’emergenza finanziaria
dei debiti da pagare non vorremmo che qualcuno pensasse di svendere ai privati
terreni della società Terme di Fogliano, di proprietà del Comune. Quando è stata
fatta la variante per il parco tematico, le cubature previste a servizio delle Terme
furono “girate” con notevole incremento alla nuova favola del centrodestra,
tutto con l’avallo di Cervellati. Oggi, quei terreni fanno gola e con la storia
che tanto le Terme non si faranno mai e sotto la pressione dell’emergenza pignoramento
incombente, si parla già di sanare tutto dando ai privati i terreni.
Noi crediamo nel progetto di far decollare la marina e legarla ad un’offerta di turismo
complessiva che leghi la Città e il “mare”. Latina Lido, le Terme di Fogliano - Beauty
Farm - immersa nel verde del parco e nel blu del lago e del mare (finalmente
ripulito con un sistema di depuratori efficiente), impianti di turismo sportivo,
la pedonalizzazione del lungomare con nuova piantumazione e riqualificazione dell’esistente,
la costruzione del lungomare bis, i nuovi alberghi, il porto turistico di Rio Martino,
il tutto in quattro km di costa su 12, rimasti praticamente intatti. Un’oasi di
benessere a cinque km dai servizi di Latina, città di centomila abitanti, per
un’offerta a un mercato grande come quello romano (e non solo), desideroso
di vacanze di qualità a due passi da casa : un obiettivo impossibile per
una classe di governo vecchia, retorica e pronta a svendere, come per il
corridoio tirrenico».
Mauro Cascio
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