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Formia. Corridoio Tirrenico. Raffaele Cicione (Verdi): «Non è vero che si allegerirà il traffico dell'Appia e della Pontina. Ecco perché...»
«Corridoio Tirrenico e Pedemontana, due nomi un'unica strada un'unica logica, sempre
la stessa nonostante gli evidenti esempi e macroscopici rischi sia economici che ambientali».
Sul tema principe di queste settimane interviene anche Raffaele Cicione dei Verdi di Formia.
«La paventata costruzione di un'autostrada che partendo da Civitavecchia arrivi a
Itri e precisamente al Km 127.700 (confine tra il comune di Formia e quello di Itri)
ha allarmato non poco i cittadini tutti ed in particolare gli agricoltori.
La provincia di Latina ha nell'agricoltura un suo punto di forza, ebbene il Corridoio
Tirrenico distrugge completamente 100 aziende agricole e ne compromette ben 4500.
I fautori di tale opera asseriscono che la nuova autostrada, per altro a pagamento,
contribuirebbe a ridurre gli incidenti e le morti che attualmente si registrano sulla
strada Pontina e sull'Appia, aggiungono poi che i tempi di percorrenza subiranno
una riduzione decisiva e la velocità media sarà notevolmente aumentata.
Tutto ciò sarà possibile grazie da un investimento di 3.097 milioni di euro, circa
16 milioni a Km., considerato che il tracciato è di 128 Km circa.
Una prima considerazione riguarda il fatto che gli incidenti che oggi si registrano,
purtroppo continueranno ad esistere considerato il fatto che non si vanno a
rimuovere le cause che oggi li determinano, innesti a raso, immissioni dirette da
industrie , abitazioni e così via.
Si può osservare che la presenza di una nuova strada drenerà traffico dalle attuali
arterie e di conseguenza si ridurrà il rischio incidenti.
È vero, ma non dimentichiamo che sarà una strada a pagamento e tutti coloro che oggi
si riversano sulla Pontina e sull'Appia per non pagare il pedaggio autostradale
perché lo dovrebbero fare domani?
E poi i cittadini di Fondi per esempio, per raggiungere Monte San Biagio
prenderanno l'autostrada o continueranno a percorrere l'Appia? Facile la risposta.
Per quanto riguarda la velocità media, a ben guardare le analisi suggerite
dai progettisti riferite al 2010 e al 2030, parlano di 56 km/h e di 54 km/h con
un incremento del 12% rispetto all'attuale.
Altre considerazione andrebbero fatte, ma una in particolare non può non essere citata.
Come è possibile pensare ad una strada che si fermi ai 25 ponti e che di colpo,
con i suoi 40 metri di sezione tipo, si riversi sull'Appia che unisce Formia con Itri?
Certo nel progetto presentato si rimanda alla Pedemontana, peccato che ci si è
dimenticati che la Pedemontana non esiste. O meglio il progetto che pure era
stato appaltato è stato buttato alle ortiche e nei bilanci dei vari Enti non
vi sono finanziamenti che possano rendere cantierabile la Pedemontana.
E Poi il progetto che il comune di Formia aveva approvato è compatibile con
le grandezze stradali preventivate nel Corridoio Tirrenico?
Per adeguare tali sezioni stradali quali rischi corrono le sorgenti? Vuoi vedere
che per evitare di rispondere a tali domande hanno fatto finire la strada ai venticinque ponti?
O forse per avere una Valutazione di Impatto Ambientale più favorevole?
Noi Verdi riteniamo che con la somma occorrente per la realizzazione del
corridoio tirrenico si possano mettere in sicurezza le attuali strade, si possa
migliorare il collegamento tra Formia e Cassino e verosimilmente si può realizzare
il collegamento Fondi Ceprano.
Ma per quanto riguarda la mobilità riteniamo che si debba dare un forte impulso
alla mobilità su ferro e per mare, realizzando un collegamento con l'alta
velocità ferroviaria ( Formia Cassino) e rendendo operativo il collegamento
tra il porto di Gaeta e la linea ferroviaria, conseguentemente favorire il trasporto
delle merci da e per il MOF utilizzando tali alternative.
Per discutere di tutto ciò abbiamo organizzato un incontro con gli onorevoli
Loredana De Petris ed Angelo Bonelli che si terrà domani alle ore 17.00
presso la sala Ribaud del comune di Formia».
Mauro Cascio
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