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Fondi. Divampa la polemica. I Democratici di Sinistra: «La stampa locale spesso diventa il bollettino parrocchiale dei blablabla del Comune»

«Domenica scorsa i Democratici di sinistra di Fondi avevano chiesto all'Assessore alle Finanze, avvocato Pierluigi Avallone, di guardarsi bene attorno per individuare i veri responsabili del dissesto finanziario del Comune, da lui brillantemente risanato in pochissimo tempo. Per questo lo si proponeva a risolvere i guai della Parmalat. Ora, chi viene in soccorso del Tremonti locale? L'alieno assessore all'urbanistica Luigi Matteoli. Il quale, invece di spiegare come sia stato possibile il risanamento delle casse comunali, prende carta e penna e risponde alla stampa, ritenendola un semplice bollettino parrocchiale. E, a parte il solito bla-bla-bla sulle eccezionali qualità amministrative del centrodestra, cosa dice il Mattioli? Che il risanamento delle casse comunali è stato possibile grazie ad "una precisa volontà del sindaco" Parisella. Ma come, non è lo stesso vice sindaco della passata amministrazione di centrodestra che aveva lascito miliardi di debiti al povero Pierluigi Avallone? Un responsabile, quindi, è stato trovato. L'altra accusa di Mattioli ai diessini di Fondi è quella "di impoverire il dibattito e il confronto democratico della città". E questo, purtroppo, è vero. Infatti, i diessini di Fondi hanno negato a Forza Italia l'uso di piazza Unità d'Italia, hanno impedito sempre a Forza Italia di affiggere il loro tabellone murale all'inizio di Corso Appio Claudio, hanno vietato ad un ex ministro della Repubblica di tenere un dibattito pubblico nel castello Caetani, hanno di fatto occupato Canale7, hanno asservito quasi tutta la stampa locale ed hanno fatto scomparire finanche il Consiglio Comunale. Non contenti di tutto ciò, alla fine hanno fatto ricorso alla carta bollata per chiudere definitivamente la bocca a Claudio Fazzone e Luigi Parisella. A Mattioli, no».

Mauro Cascio


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