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Assindustria. Assemblea Generale della Piccola Impresa. Nuovi settori rappresentati nel Comitato e due obiettivi: sostenere l’imprenditoria giovane e far decollare i grandi cantieri per le infrastrutture

Si è svolta l’Assemblea Generale delle piccole imprese associate all’Assindustria. Un momento per fare il punto sullo stato dei progetti e sugli obiettivi di una realtà tra le più importanti della provincia di Latina, ma anche l’occasione per approvare il nuovo Regolamento e procedere all’integrazione del Comitato per La Piccola Industria, un gruppo che rappresenta un realtà composta da ben 248 aziende. Da ieri il Comitato per la piccola impresa conta cinque nuovi membri in rappresentanza di cinque settori “emergenti”: turismo, cantieristica, nautica, edilizia e meccanica. “Un’integrazione – ha detto il Presidente Giuseppe Carcone nella sua relazione – che l’esperienza e gli eventi ci impongono di apportare. L’esigenza da cui scaturisce questa scelta – imposta dal nuovo regolamento – è quella di ampliare il dibattito interno ed avere così più voci, proposte, energie a disposizione”. Ecco allora arrivare nel Comitato nuovi eletti: Fabrizio Di Sauro (Atena ’95) per il turismo; Paolo Marini (Icap) per la meccanica; Anna Letizia Simeone (Base Nautica Flavio Gioia) per la nautica; Romano Ludovico Caputi (cantieri navali del Golfo) per la cantieristica; Carla Picozza (Picozza Dionisio) per l’ edilizia. Il numero sale da 6 a 11, e i nuovi membri si affiancano a: Osvaldo De Meo, manufatti in cemento; Achille Donati, mobili e arredamento, Paolo Ghira, cementi armati; Rosanna Izzi, industria del freddo; Giampiero Talè, installazione impianti. La presidenza resta affidata a Giuseppe Carcone. Ed è stato proprio Carcone, nella sua relazione, a descrivere il panorama delle principali problematiche e dei principali obiettivi dell’industria cosiddetta “minore”. Un discorso che si può riassumere in due punti: sollecitare presso gli Enti la pianificazione del territorio; premere per far decollare le grandi opere sul territorio. “Sembrano maturi i tempi - dice Carcone - per un dialogo franco e costruttivo con l’Ente Regione per un lavoro di raccordo tra questo e gli Enti locali in modo da rendere più stringenti la pianificazione del territorio e di quelle opere infrastrutturali da tempo attese e, più in generale, per concordare il rilancio di una politica orientata allo sviluppo”. Il questo ambito è forte l’impegno della piccola impresa per i grandi cantieri: la SS156, la Pedemontana, la Cisterna-Valmontone. “L’apertura dei cantieri per le opere viarie – ha aggiunto Carcone – sarebbe un segno importante per gli operatori e per le popolazioni interessate, e uno stimolo per constinuare a credere e ad investire nel territorio”. Un cenno allo studio-indagine sull’Indotto Pontino che “presenta dati interessanti per lo sviluppo di nuove iniziative e per lo sviluppo di nuova imprenditorialità”. E in quest’ambito c’è già al vaglio un progetto concreto di impresa presentato da un gruppo di giovani.

Mauro Cascio


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