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Latina. Ingegneria. Giorgio De Marchis (Democratici di Sinistra): «Malgrado le indignazioni dell'assessore le cose stavano come dicevamo noi»
«Il Comune di Latina non ha ancora consegnato le aule di Via Varsavia alla facoltà di
Ingegneria, mentre l'Assessore Rosolini continua a parlare di fantasiose quanto
bizzarre acquisizioni al patrimonio comunale del Mulino Piattella per insediarvi
non meglio specificati laboratori universitari e l'Assessore Galardo, addirittura con
indignazione, respingeva le accuse dell'opposizione sui ritardi per l'Università,
dicendo, il 9 febbraio, che le aule di Via Varsavia sarebbero state consegnate
alla facoltà di Ingegneria, aggiungendo che entro marzo sarebbe stata espletata la
gara d'appalto per la ristrutturazione dell'ex Distretto Militare con il ribasso
d'asta ottenuto dalla gara per la facoltà di Economia e Commercio».
Parla Giorgio De Marchis, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra.
«Abbiamo verificato che, malgrado l'indignazione dell'Assessore, le cose stavano come
dicevano noi, le nostre accuse erano mosse su un piano di verità e di correttezza
istituzionale e politca, volta a garantire lo sviluppo dell'Università e della facoltà
di Ingegneria in particolare.
Purtroppo le Aule alla facoltà di Ingegneria non sono state consegnate, anzi trapela dagli
uffici tecnici del Comune un dato sconfortante. Le aule sarebbero state consegnate
prive di tutti i requisiti minimi per l'accessibilità, la sicurezza e la stessa agibilità,
come previsto dalle norme inerenti le strutture universitarie che dovrebbero ospitare dai
300 ai 400 studenti contemporaneamente come nel caso di Via Varsavia.
Il Comune di Latina si è limitato quindi a consegnare due aule allestite come quando vi si
tenevano le lezioni della scuola media inferiore, prive addirittura delle lavagne, delle
uscite di emergenza, per la cui agibilità minima servivano almeno dei lavori strutturali,
come l'abbattimento di un muro che impedisce l'apertura di una porta d'emergenza.
Ma l'Amministrazione Comunale di Latina ha ritenuto opportuno di non sobbarcarsi della
spesa per l'abbattimento del muro, pari a circa 1.500,00 €, rimandando tale eventuale
decisione alla facoltà di Ingegneria, tale decisione, non prevista da nessuna ha impedito
la consegna delle aule e l'inizio delle lezioni in Via Varsavia che, a questo punto, non
si capisce quando potranno iniziare.
Penso che questo atteggiamento spieghi fino in fondo con quanta superficialità la nostra
Amministrazione sta agendo nei confronti della facoltà di Ingegneria, riempiendosi la
bocca di proclami e di annunci demagogici dietro i quali si cela un pressappochismo
allarmante.
Tutti sanno benissimo che l'Università dovrà sostenere autonomamente le proprie spese,
ma tutti sanno altrettanto bene che nei casi come quello di Latina è importante che
l'Ente locale abbia un ruolo di supporto e sostegno finanziario diretto ed indiretto
per garantire lo sviluppo e la sopravvivenza dello stesso sistema universitario locale.
Oggi c'è il rischio che le aule in Via Varsavia non vengano trasferite mai, e che tra
qualche mese, con la ripresa delle attività didattiche di Economia, gli studenti di
Ingegneria si troveranno senza gli spazi adeguati, visto che oggi occupano una parte di
quelli destinati ad Economia.
Ci preoccupano le "certezze" dell'Assessore, alle quali non corrispondono altrettanti
fatti, questo vale per le aule, ma vale, soprattutto, per la gara d'appalto per la
ristrutturazione del Distretto militare che per Galardo dovrebbe partire a marzo '04, ma
che tutti attendiamo già da un anno.
Il Comune dovrebbe in questo caso vigilare attentamente per capire su quali fondi potrà
disporre "la Sapienza" per quella gara, considerato che il ribasso d'asta della gara di
Economia non sarebbe sufficiente e ancora non si capisce bene quali sarebbero gli altri,
eventuali, fondi per impinguare il capitolato di gara.
Tutti quanti siamo coscienti del fatto che un ulteriore errore su Ingegneria porterebbe
alla perdita definitiva della possibilità di avere una facoltà, degna di questo nome a
Latina, pertanto su questi temi è necessario avere un atteggiamento estremamente serio
e non cedere alla demagogia, al fine di garantire la permanenza e lo sviluppo della
facoltà di Ingegneria a Latina.
Pertanto è necessario che già dal prossimo Consiglio Comunale si possa tornare
ufficialmente sul problema ed in questo senso presenterò una mozione».
Mauro Cascio
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