Parvapolis >> Politica
Latina. Terme di Fogliano. Giorgio De Marchis (Ds): «Nonostante la gravità di questo scandalo, non se ne parlerà in consiglio comunale»
«In un'altra città, in qualsiasi altra città italiana ed europea, un Sindaco trovatosi
di fronte ad una situazione paragonabile a quella delle "Terme di Fogliano" e del buco
da 4,5 milioni di Euro, non avrebbe esitato un attimo per chiedere al Presidente del
Consiglio Comunale la convocazione immediata dell'assise cittadina per rendicontare ai
consiglieri, ed alla città tutta, circa il fatto». Parla Giorgio De Marchis, consigliere
comunale dei Democratici di Sinistra.
In un'atra città un Sindaco attaccato dall'opposizione, anche solo da uno o da alcuni
consiglieri di opposizione, dinanzi ad una mozione di censura nei suoi confronti, forte
della maggioranza schiacciante che lo sostiene in Consiglio Comunale avrebbe chiesto lui
stesso che in Consiglio venisse discussa e votata la mozione di censura presentata
contro la sua figura istituzionale, per provare fino in fondo la sua "innocenza politica".
Ma questo sarebbe successo in un'altra città, come già detto, non sarebbe mai potuto
accadere a Latina.
Un sentimento misto di rabbia e sconforto sale leggendo l'O.d.G. del prossimo Consiglio
convocato per il 1 marzo, notificato ieri ai Consiglieri Comunali.
Un sensazione di sconforto perché, è passato un mese dal momento in cui la città è venuta
a conoscenza della notizia inerente il buco delle terme, e da allora il Consiglio Comunale
non è stato mai riunito mentre oggi è chiamato per discutere soltanto di sentenze passate
in giudicato e di una mozione sulla sicurezza stradale.
Neanche un accenno alla questione delle Terme, nulla.
Una sensazione di rabbia perché, invece di affrontare a viso aperto i problemi, il
nostro Sindaco, e con lui tutta la coalizione del Polo per le Libertà, hanno deciso di
aggirare il dibattito, evitando di rispondere alle accuse, nascondendosi dietro sterili
cavilli regolamentari.
E così non hanno messo nell'O.d.G. la mozione di censura che era stata presentata il 29
gennaio contro il Sindaco, dicendo che questa andrà inserita nel Consiglio monotematico,
sulle Terme,
che sarà, come già è successo in passato per la discarica, il solito Consiglio "polpettone",
durante il quale verranno annunciati i soliti buoni propositi che avranno
l'unico scopo di distogliere l'attenzione della popolazione dagli errori che
il centrodestra ha commesso sulle Terme dalla metà degli anni 90 ad oggi, errori e
responsabilità dalle quali il Sindaco Zaccheo non potrà sottrarsi come invece tenta di fare.
Un Sindaco che si rispetti dinanzi ad un problema del genere non aspetta che siano
le opposizioni a chiedere la convocazione del Consiglio Comunale, forte dei numeri
politici che lo sostengono, avrebbe dovuto essere lui stesso, anticipando tutti,
a chiedere la convocazione del Consiglio Comunale.
Come nella migliore tradizione italiana di insabbiamento, oggi, sulla questione delle
Terme, è sceso il silenzio, eppure molti nodi sono rimasti irrisolti, partendo dal
buco per finire al futuro del progetto terme ed alla destinazione d'uso dei terreni.
Nessuno conosce le intenzioni dell'amministrazione, nessuno conosce l'eventuale
programmazione da parte della Giunta, ma la cosa più grave è che non è dato sapere
quando tutto questo potrà essere conosciuto.
Lunedì nel corso del Consiglio metterò in atto una palese protesta contro questo
modo di interpretare la politica ed i doveri istituzionali da parte del Sindaco Zaccheo
e della maggioranza che lo sostiene».
Mauro Cascio
|