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Latina. Centrale Nucleare. Fabrizio Cirilli: «Una commissione regionale di controllo sulla dismissione. Ma il nostro intento non è inquisitorio»

È stata approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale la mozione presentata dal Consigliere Regionale Fabrizio Cirilli che impegna la giunta ad istituire una commissione regionale di controllo sulla dismissione della centrale nucleare di Borgo Sabotino, quale strumento volto a seguire tutte le fasi dello smantellamento di questo impianto, al fine di garantire la regolarità dei delicati passaggi che questa operazione comporterà. È quanto rende noto in un comunicato lo stesso consigliere regionale di Alleanza Nazionale. «Ho ritenuto indispensabile - sottolinea Cirilli - dopo averlo già fatto con l’amministrazione comunale di Latina, di porre il problema nell’ambito del Consiglio Regionale, sapendo già di trovare la condivisione del presidente Storace e dell’assessore all’Ambiente Saraceni. Questa mia richiesta è nata in considerazione del fatto che un decreto ministeriale del 2003 dà la possibilità, di fatto, alla società Sogin, una volta avuto il via libera dall’agenzia di controllo nazionale preposta (Apat) di avviare subito i lavori di messa in sicurezza e quindi di fatto iniziare e realizzare le prime fasi della dismissione della Centrale stessa. Dal momento che questi lavori prevedono l’imminente realizzazione di un sito di stoccaggio “provvisorio” di scorie nucleari nella stessa area di Borgo Sabotino, ritengo che una commissione di controllo, che con spirito non inquisitorio ma conoscitivo e di controllo sul raggiungimento dell’obbiettivo finale e cioè liberare la zona da qualunque vincolo nucleare, sia un atto di responsabilità e di rispetto per il territorio e per la tutela di tutti gli abitanti di Latina. Ritengo inoltre che la commissione regionale potrà essere uno strumento importante per collegare la realizzazione dei progetti della Sogin (società che gestisce il sito) al diritto dei cittadini di Latina alla conoscenza ed alla tutela costante di ciò che si fa e che si andrà a fare nella centrale nucleare di Borgo Sabotino. Quando parlo di “diritto alla tutela ed alla conoscenza costante di cosa sta accadendo e di cosa accadrà” mi riferisco al fatto che la tranquillità per i cittadini non può essere garantita da incontri estemporanei più o meno ufficiali con i rappresentanti politici locali o con i rappresentanti degli organi di informazione in “visita guidata” alla Centrale, bensì con un rapporto di informazione continuo e costante che dovrà essere portato avanti fino a dismissione completa avvenuta. Ritengo che interpretare il ruolo e la fiducia che la gente ci ha dato con il consenso sia fatto anche e soprattutto di queste cose».

Mauro Cascio


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