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Latina. Nuova Duplo. L'azienda non sarà costretta a licenziare metà dei suoi dipendenti, come si temeva. Online il testo integrale dell'accordo
Sono stati illustrati ieri alla stampa i contenuti dell'accordo relativo
alla Nuova Duplo.
Rispetto a quanto emerso nella riunione tecnica dello scorso 12 febbraio presso
il Consorzio Industriale Roma - Latina alla presenza del Presidente Antonio Scarsella,
di Luigi Mangiapelo, unitamente all'Assessore all'Urbanistica del Comune di Latina
Massimo Rosolini, del rappresentante della Provincia di Latina Giancarlo Siddera, di
Massimo Marini della Nuova Dublo e di Carlo Bonanni del Tavolo di Coordinamento,
convocata per i necessari approfondimenti sulle competenze urbanistiche degli enti
interessati per quanto riguarda, in particolare, la modificazione d'uso di circa
5.000 mq dell'attuale struttura industriale.
Preso atto dell'oggettiva complessità dell'iter di approvazione di tale modifica per
i differenti ruoli che ciascun ente è chiamato a svolgere, ferme rimanendo le
acclarate necessità per il prosieguo dell'attività della Nuova Dublo, anche
in relazione alla proroga dei contratti di solidarietà e dei tempi di approvazione,
si formula una proposta, il cui testo pubblichiamo integralmente, finalizzata alla
sottoscrizione di un atto comunque propedeutico al proseguimento dei rapporti tra
impresa, unità sindacale, Regione Lazio e Ministero competente volto al rinnovo di detti
contratti.
«Facendo seguito agli incontri svolti presso la Task Force della Presidenza del Consiglio
dei Ministri nei giorni 15 luglio e 10 settembre 2003» - si
legge nel documento - «e agli incontri presso il Tavolo Tecnico-Istituzionale promosso
dalla Provincia di Latina al Consorzio per lo Sviluppo Industriale, la Nuova Dublo
SpA, in virtù di quanto previsto in particolare dal verbale di riunione del giorno
10 settembre, raccogliendo le indicazioni e le disponibilità espresse dai partecipanti,
ivi compreso il Comune di Latina, per un utilizzo plurimo a prevalenti fini produttivi -
industriali e parzialmente commerciali per l'area di sua proprietà, ha elaborato e
presentato un progetto nel quale queste diverse attività si riuniscano in un complesso
organico e integrato di funzioni.
È stato altresì rilevato che il Tavolo Tecnico-Istituzionale di Coordinamento della
Provincia di Latina, a seguito di approfonditi studi di settore e di analisi effettuati
sulle principali esigenze e sulle vocazioni del territorio, ha proposto, nel contesto
di un progetto di rivitalizzazione dell'intera area industriale di Latina Scalo, la
creazione di un incubatore o polo tessile - abbigliamento-calzaturiero all'interno
dell'area Dublo con potenzialità di sviluppo nei territori limitrofi.
Le finalità di tale progetto rientrano nelle iniziative assunte (così come previsto
dal Docup Ob. 2) dal Tavolo Tecnico di Concertazione (composto dalla Provincia di Latina,
dalla Camera di Commercio di Latina e dall'Agenzia di Sviluppo Lazio) relativamente
alle attività di marketing territoriale, con i seguenti obiettivi:
1) Promozione e sviluppo del tessuto imprenditoriale e produttivo;
2) Incentivazione dei processi di ricerca, qualità, innovazione e cultura d'impresa;
3) Sostegno alle imprese per l'accesso al credito e ad altre fonti di finanziamento e garanzia;
4) Programmi di sviluppo di aree territoriali e di settori economici;
5) Sviluppo dell'attrattività territoriale ed internazionalizzazione delle imprese.
Con queste premesse, per il contesto territoriale di Latina Scalo, località "Tre Ponti",
l'area compresa tra la linea ferroviaria Roma-Napoli via Formia e la SS. Appia, è stato
elaborato un progetto di "Pacchetto Localizzativo" per l'assegnazione di aree disponibili
all'insediamento attività imprenditoriali anche nell'ambito PMI e dell'artigianato
connesse a filiere produttive, che dovrà comprendere il tessile - abbigliamento -
calzaturiero.
Quanto sopra esposto è frutto di una valutazione e di un'analisi sullo sviluppo integrato
dell'area raggiungibile attraverso la definizione di filiere produttive verso le quali
occorre orientare i nuovi insediamenti e i programmi di promozione e di valorizzazione.
Tale impostazione è altresì valida per programmi e progetti di imprese esistenti e da
tempo operanti, sebbene in fase di ristrutturazione.
In tale ambito si colloca l'ipotesi operativa della Nuova Dublo, relativa alla realizzazione
di una struttura a servizi come sotto precisato e per la quale si richiedono le varianti
necessarie.
Questo progetto parte, in prima istanza, dal rilancio produttivo delle attività storicamente
svolte dall'impresa nel settore della calzetteria con un programma di promozione
commerciale e di riorganizzazione del ciclo produttivo che punta all'acquisizione di
nuovi spazi di mercato, attualmente soggetto ad una forte concorrenza da parte dei
Paesi del Sud-Asiatico e dell'Est Europeo.
Questa l'articolazione del progetto.
Area totale 89.900 mq sulla quale si prevede un indice di volumetria pari a 3,5
mc/mq per un totale di mc edificabili pari a 314.000 circa.
La superficie coperta massima è pari al 40% dell'area totale, quindi a mq 35.960
circa.
Sull'area attualmente scoperta e ancora edificabile è previsto l'ampliamento con
una superficie coperta per un totale di mq 21.500, destinate ad attività industriali
e artigianali.
All'interno di questa struttura, prevalentemente industriale, verranno edificate le
cubature per ospitare le attività sopra richiamate.
Con questi presupposti, si propone l'utilizzo dell'area a servizi di mq 5000, all'interno
dell'immobile attualmente esistente, dove sarà consentita oltre i servizi anche la
commercializzazione al dettaglio di merci prodotte in loco dalle industrie operanti
all'interno del condominio industriale.
Resta in ogni caso esclusa l'attività di commercio al dettaglio non rientrante nei casi
sopra detti; in particolare altresì non potranno essere insediati grandi magazzini,
(non intesi in termini di superfici, ma riferiti alla vendita generica di prodotti
alimentari e/o non alimentari), ipermercati, supermercati, e centri commerciali di
qualsiasi dimensione.
Al fine di evitare una eccessiva frammentazione delle attività che commercializzano
nell'area a servizi, conformemente a quanto sopra enunciato, le stesse dovranno essere
funzionali alle attività industriali.
Tutto ciò premesso e per ottemperare a quanto previsto dal progetto Nuova Dublo, è
necessaria la convocazione da parte del Consorzio ASI di apposita "Conferenza di Servizi"
per la variante di destinazione urbanistica parziale dell'immobile attualmente esistente
nel contesto delle volumetrie industriali previste (5000 mq. A servizi sopraindicati).
Il Comune di Latina, il Consorzio Industriale e la Provincia di Latina prendono atto
delle proposte così articolate esprimendo consenso e con tali premesse parteciperanno
alla "Conferenza di Servizi".
Per quanto attiene al Comune di Latina, il consenso espresso è provvisorio in quanto
subordinato alla definitiva decisione del Consiglio comunale ed è reso unicamente per la
salvaguardia del livello occupazionale dei lavoratori della Nuova Dublo e sempre che il
Consorzio Asi esprima una valutazione positiva in ordine alla compatibilità dell'intervento
rispetto alle previsione del piano Asi.
Tanto premesso e ritenuto, considerata la rilevanza dell'insediamento derivante dall'ipotesi
progettuale secondo quanto indicato nella presente scrittura, si stabilisce che tutto
l'iter amministrativo finalizzato al rilascio del titolo concessorio dovrà essere concluso
con Accordo di Programma tra Amministrazione Comunale, Consorzio ASI e Società Nuova Dublo.
Anche in ragione del quadro di riferimento definito, la Nuova Dublo si impegna con
effetto immediato a richiedere la proroga dei contratti di solidarietà oltre la
scadenza del 29 febbraio 2004, concordando con le organizzazioni sindacali CGIL, CISL,
UIL e UGL.
Tempi e modalità della procedura dovranno essere vincolati ai fini della effettiva
credibilità del Progetto cautelando le parti, in particolare i lavoratori e l'impresa
sulla effettiva realizzazione dei passaggi previsti per l'attuazione del piano di
tutta la complessa operazione».
Nella foto la firma dell'accordo.
Mauro Cascio
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