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Sabaudia. Tirreno-Adriatico. Carmine Castellano: «Oltre 160 Km in provincia di Latina». Senza mai fermarsi per ricordare Marco Pantani
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Carmine Castellano, direttore organizzativo
della 39ma edizione della Tirreno-Adriatico.
Sette tappe che dal 10 al 16 marzo porteranno dall'uno all'altro mare
d'Italia. Tranquilli, non stiamo
parlando ancora una volta del famigerato Corridoio Tirrenico (l'assonanza è
talmente drammatica da aver fatto fiorire battute anche in sede di
conferenza stampa), ma di una delle corse ciclistiche più importanti
d'Italia, seconda forse solo al Giro e alla Milano-Sanremo.
La Tirreno-Adriatico nel 2004 riparte dove era partita anche un anno fa, da
Sabaudia. Un grande riconoscimento ad una delle perle della provincia
pontina, per le sue capacità organizzative e per le sue bellezze
paesaggistiche.
La prima tappa è stata anzi molto "allargata" rispetto a quella del 2003: i
corridori infatti, partendo dalla piazza del Comune di Sabaudia si
dirigeranno prima verso Pontinia (passando per Borgo Vodice), ed
attraverseranno poi Latina. Da lì cominceranno a salire, affrontando Sezze
(dove sarà posto il Gran Premio della Montagna; la salita presenta una
pendenza media dell'8,82%!), Roccagorga e Priverno (dove troveranno il primo
Traguardo Volante). Scenderanno poi verso l'Abbazia di Fossanova, andando ad
innestarsi sull'Appia che li porterà a Terracina (dove ci sarà il secondo
Traguardo Volante). Da Terracina tutto lungomare fino a San Felice prima e
Sabaudia dopo (dove compiranno un circuito di tre chilometri prima del
traguardo finale). Tutta la zona centrale della provincia avraà quindi modo
di ammirare, lungo i 172 chilometri della tappa, alcuni tra i migliori
corridori del circuito ciclistico: parteciperanno infatti venti squadre
italiane ed internazionali, di cui diciotto di prima serie e due di seconda.
Team del calibro di Fassa Bortolo (che schiererà Petacchi e Pozzato), Domina
Vacanze (con il suo portacolori Cipollini), Saeco, Lampre, Ceramiche
Panaria, Crédit Agricole.
La seconda tappa, l'11 marzo, partirà invece da Latina. I corridori
scatteranno da Piazza del Popolo, portandosi poi su viale XVIII Dicembre,
viale XXIV Maggio, viale dello Statuto, Viale Cesare Augusto, per poi volare
via sulla S.S. 156 dei Monti Lepini. Da lì una lunga volata verso sud, verso
il traguardo di Maddaloni.
Articolate anche le tappe successive: la terza, Maddaloni-Isernia e la
quarta, in particolare, Isernia-Paglieta li farà attraversare l'Appennino,
al Valico di Rionero Sannitico (quasi 1.100 metri di altitudine, con
pendenze di oltre il 6%). Ormai sulla sponda adriatica, la quinta tappa li
porterà da Paglieta a Torricella Sicura (con circuito finale). Quasi in
circuito anche la sesta tappa, Monte San Pietrangeli-Torre San Patrizio, da
ripetere quattro volte. Ultimo giorno, il 16 marzo, per la tappa San
Benedetto del Tronto-San Benedetto del Tronto, un circuito di sei giri per
un totale di 162 chilometri.
Dispiace che - all'interno di tutta la gara - non sia stato previsto un
momento per ricordare Marco Pantani. Carmine Castellano, storico direttore
organizzativo, ha chiarito che il grande corridore sarà celebrato durante il
Giro d'Italia, ma ha puntualizzato che sarà un momento di ricordo anche per
tutti i ciclisti morti durante le corse.
Andrea Apruzzese
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