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Latina. Martella perde a Strasburgo. Il Parlamento Europeo: «L'acqua non può essere privatizzata. Le attività devono cessare immediatamente»
Si è discusso, al parlamento europeo, sulle strategie per il mercato interno “priorità
per il triennio 2003-2006”, redatto per conto della commissione europea da Bill Miller.
Poiché Il Rapporto Miller non si opponeva, in maniera chiara e netta, all'apertura dei
servizi dell'acqua alla libera concorrenza e la sua approvazione denotando la debolezza
dei principi politici espressi nel Rapporto e il basso livello di difesa del carattere
di "bene pubblico dell'umanità" dell'acqua, ha portato il Comitato internazionale per
il Contratto Mondiale dell'acqua a voler richiamare l'attenzione dei Parlamentari e
dei vari Gruppi, sui rischi sottostanti gli indirizzi che portano inevitabilità del
processo di mercificazione del servizi pubblici in funzione dei vincoli sottostanti
l'apertura dei servizi alla libera concorrenza.
Per questo il Comitato internazionale per un Contratto Mondiale dell'acqua, con il
supporto dei Comitati italiano, francese e belga, rappresentati a Strasburgo da
Madame D. Mitterrand, R. Petrella, M. Soares, A. Zanotelli e M. Francis Wurtz
(Président GUE/NGL), ha organizzato iniziative per sensibilizzare sul tema i
parlamentari europei.
Queste attività hanno avuto oggi un riscontro positivo con il riconoscimento e
l’approvazione di due importantissimi emendamenti al rapporto Miller con 201 voti contro 106.
Il primo, scritto direttamente dai presenti che così recita "L'europarlamento ritiene
che, essendo l'acqua un bene comune dell'umanità, la gestione delle risorse idriche
non debba essere assoggettata alle norme del mercato interno liberalizzato e privatizzato".
Mentre il secondo rafforza il concetto e lo amplia dicendo: "L'europarlamento raccomanda
fortemente di cessare ogni ulteriore forma di liberalizzazione dei servizi pubblici
come l'acqua, la salute e l'educazione".
Questa rappresenta una importantissima vittoria, che rilancia le lotte e le
mobilitazioni contro le privatizzazioni, per la difesa dei diritti e dei beni comuni,
per una nuova economia pubblica e partecipata.
Commenta la Sinistra Ecologista: «È una importantissima vittoria, che rilancia le lotte
e le mobilitazioni contro le privatizzazioni, per la difesa dei diritti e dei beni comuni,
per una gestione delle risorse pubblica e partecipata».
Mauro Cascio
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