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Latina. Discariche. Decisivi passi avanti tra Federlazio e Assessorato Regionale all'Ambiente. La questione dei debiti e della post-gestione...
Si è svolto il nuovo incontro tra la delegazione di imprenditori della
Federlazio, guidata dal Direttore Generale Giovanni Quintieri, l'Assessore
all'Ambiente della Regione, Vincenzo Saraceni e il Presidente della 4ª
Commissione Consiliare della Regione, Luigi Celori, per risolvere la
questione del debito che alcuni comuni del Lazio hanno ancora con le imprese
che gestiscono il servizio di smaltimento Rsu.
Rispetto allo scorso incontro del 26 febbraio - dove le lettere di richiamo
dell'Assessorato all'Ambiente avevano finalmente comportato il pagamento
degli arretrati da parte di alcuni comuni - si sono riscontrati altri
decisivi passi avanti, soprattutto per ciò che riguarda la questione
relativa agli obblighi di "post gestione" delle discariche.
L'Assessore Saraceni si è infatti impegnato a presentare in Giunta, nei
prossimi giorni, una proposta di Delibera che consentirà la determinazione
di una quota, compresa nella tariffa RSU, destinata alle attività di
gestione cui sono obbligati i proprietari delle discariche dopo la chiusura
delle stesse. La direttiva 1999/31/CE, recepita dal D.Lgs. 36/03, stabilisce
dei requisiti operativi e tecnici per i rifiuti e per le discariche, tesi a
prevenire e a ridurre il più possibile le ripercussioni negative sull'
ambiente (inquinamento acque superficiali, sotterranee, del suolo e dell'
atmosfera, compreso l'effetto serra) durante l'intero ciclo di vita della
discarica.
Il D.Lgs. 36/03 introduce inoltre criteri costruttivi e gestionali ancor più
restrittivi a garanzia di una maggiore tutela igienico sanitaria ed
ambientale. In particolare prevede un'equa remunerazione ai gestori delle
discariche per coprire - oltre alle varie spese di apertura, gestione e
chiusura dell'impianto - i costi supportati "per la gestione successiva alla
chiusura, per un periodo pari ad almeno 30 anni".
«Con la proposta di Delibera avanzata, l'Assessore Saraceni ha
meritoriamente dimostrato di aver accolto pienamente lo spirito intrinseco
della Legge - ha dichiarato il Direttore Generale della Federlazio, Giovanni
Quintieri - in cui le attività previste per la post gestione sono tutte
mirate ad azzerare i rischi per la salute umana, privilegiando l'urgenza di
una immediata ed efficace tutela dell'ambiente, bene primario della
collettività». «La Federlazio ha accolto con deciso apprezzamento la
sensibilità dimostrata da Saraceni rispetto alle istanze proposte - ha
concluso Quintieri - ma ha dovuto ribadire il perdurare dell'ostinazione da
parte di quei comuni che ancora non mostrano alcun segnale di disponibilità
per risolvere la questione legata alla morosità, come ad esempio nei casi di
Nettuno (6,5 milioni di euro) e Fiumicino (3 milioni di euro)».
La Federlazio ha dovuto quindi confermare l'ultimatum per i comuni morosi,
previsto per il 5 aprile, in cui potrebbe scattare il blocco del servizio
smaltimento rifiuti, sperando comunque di riuscire a risolvere in altri modi
la questione insieme alla Regione, prima del prossimo incontro aggiornato al
25 marzo.
Mauro Cascio
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