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Priverno. Lanificio. Il Circolo Operaio Lepino: «L'accordo tra istituzioni, sindacato e padronato è una grossa presa in giro»
Giorni fa presso l'Assindustria di Latina è stato stipulato l'accordo fra parti sociali,
istituzioni e "padronato". Commenta il Circolo Operaio Lepino: «Gli operai hanno
ottenuto un anno di cassaintegrazione
straordinaria; liquidazione (T.F.R.); mobilità; inserimento in un progetto di
ricollocamento che comprende
la possibilità di essere assorbiti negli LSU del Comune di Priverno e la riconversione
dell' intera area di Pruneto in una "Cittadella dell'artigianato" con reintegrazione
degli operai.
Il Circolo Operaio Lepino (C.O.L.) ritiene che l'accordo raggiunto sia una beffa
per gli operai:
ciò che è stato dato agli operai (ossia un anno di cassaintegrazione, liquidazione e mobilità)
costituisce il misero contentino che il padronato è solito "concedere" alla classe
operaia e non
una "grande conquista" come hanno affermato coloro che hanno concluso l'accordo;
l'eventuale inserimento degli operai negli LSU del Comune di Priverno solleva forti dubbi in
quanto l'amministrazione stessa ha fatto inserire nell' accordo una clausola
in cui si afferma
che l'assorbimento degli operai verrà effettuato solo se nel bilancio comunale ci saranno le
disponibilità economiche: tenendo conto che gli LSU del Comune di Priverno
da nove anni vivono in una situazione di forte precariato, con ridotte possibilità di
aumento delle ore mensili e senza alcuna possibilità di stabilizzazione, l'eventualità
dell' integrazione degli operai del Lanificio in questo settore emerge come impossibile;
il miracoloso progetto di riconversione dell' intera area di Pruneto in una "Cittadella
dell'artigianato" necessita di importanti finanziamenti che allo stato attuale sono solo un
miraggio».
Mauro Cascio
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