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Latina. Sport e problem solving. Giorgio De Marchis: «Se Di Giorgi fosse stato un dirigente in un'azienda privata sarebbe già stato licenziato»

«Apprendiamo che l'Assessore Di Giorgi si sia compiaciuto del fatto che abbia impiegato "solo" due anni per ristrutturare il manto della pista di pattinaggio». Osserva Giorgio De Marchis, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra: «Sembra che l'Amministrazione Comunale dovrebbe approvare nel corso della prossima settimana il bando di gara per l'appalto dei lavori inerenti il rifacimento della pista. Sottolineo sembra, perché per troppe volte l'Assessore ha annunciato date di consegna lavori ed aggiudicazione di appalti che puntualmente si sono rivelate delle vere e proprie bufale, sono ancora caldi i ricordi del Palasport la cui fine lavori era stata annunciata per il settembre 2001 ed è effettivamente avvenuta a marzo 2003. Vorrei ricordare a Di Giorgi che, considerata la sua "attitudine" al "problem solving" grazie alla quale fornisce mediamente soluzioni in circa 600 giorni, se fosse stato il dirigente di un'azienda privata oggi si ritroverebbe sicuramente senza lavoro, ma per sua fortuna, è Assessore in un Ente pubblico che non ammette il licenziamento in questi casi. Seguiremo la vicenda da vicino, anche perché l'Assessore Di Giorgi arriva sempre con un attimo di ritardo, infatti fino ad oggi non ha mai risposto alle nostre critiche con un bel "già fatto", ma si è sempre limitato ad annunciare gli impegni per i giorni successivi alle critiche stesse. Tuttavia la pista non è l'unico caso ancora non risolto, vi è la situazione del CONI che si trascina dallo stesso tempo e che probabilmente si trascinerà per molto altro tempo ancora. La pista del CONI è data in uso alle società per gli allenamenti, ma intorno continuano i lavori del cantiere, inoltre non vi sono ancora le attrezzature per la pratica sportiva. Per il CONI e per il suo appalto il Comune di Latina rischia di battere un altro record, infatti continuando di questo passo alla fine dei lavori ci sarà voluto più tempo per ristrutturare il Campo CONI di Latina di quanto ce ne sia voluto per ristrutturare lo Stadio Olimpico di Roma. Per fugare i dubbii legati alla disinformazione chiederò in questo caso all'Assessore Di Giorgi di venire a rispondere in Consiglio, ad un'apposita mozione, per chiarire una volta per tutte quali saranno i tempi per l'ultimazione dei lavori del CONI e quali sono stati i costi complessivi dell'operazione, ed infine quale proposta il Comune intenda avanzare in merito alla gestione del CONI che, sembra, qualcuno vorrebbe affidare ad una società, impedendo o limitando per il futuro la libera fruizione del CONI da parte dei cittadini come è successo fino alla chiusura del 2002».

Mauro Cascio


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