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San Felice. Il ritorno del garofano rosso. Antonio Signore: « La nostra posizione è essenziale agli equilibri politici del centrodestra»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Antonio Signore, presidente provinciale del Nuovo Psi e già presidente dell’Amministrazione Provinciale. Lei ha un ruolo importante, quello di traghettare questo partito così carico di storia e tradizione verso il futuro. In base alla sua esperienza, quali sono le emergenze politiche più importanti da affrontare? «La nostra posizione è innanzitutto essenziale in base agli equilibri politici di questa provincia. È indubbiamente consolidata una forza notevole che può essere utile all’interno di una coalizione che a livello locale presenta tratti di forte conflittualità. Vedasi la situazione di Formia. Partendo da questa alleanza dobbiamo quindi trattare i grandi temi del nostro territorio, dalle infrastrutture, al rilancio dell’economia, dalla sanità ai servizi». Parlando di infrastrutture la domanda sorge spontanea. Qual è la vostra opinione sul Corridoio Tirrenico? «Noi avevamo in merito una posizione molto critica, oggi in parte rientrata. La perplessità non era nell’opera in sé, sicuramente utile per lo sviluppo del nostro territorio, quanto il discorso che fosse in qualche modo calata dall’alto, per così dire imposta. Poi è seguito un confronto serrato, diretto con le associazioni del territorio e degli Enti e c’è stata una correzione in questo senso. Il Corridoio ha guadagnato la quasi unanimità dei consensi. È ovvio che si discuta, così come si è discusso. Ma aldilà di tutto questo c’è una questione che ci pare ancora assai più importante. E cioè che questa provincia ha bisogno di ben altre infrastrutture. Prima della Fiumicino-Formia pensiamo al potenziamento della 148 (in parte previsto però dal nuovo tracciato del tratto Nord del Corridoio Tirrenico, ndR), il collegamento con il Porto di Gaeta, la Fondi-Ceprano per mettere il Mof in una rete di viabilità importante, c’è infine la Cisterna-Valmontone. Ci sono un mare di questioni che vanno discusse e vanno messe in cantiere. Il Corridoio va dunque oggi contestualizzato in un’unica programmazione economica e territoriale». Una battuta finale su prospettive economiche, giovani ed occupazione… «Le prospettiva non sono buone. La provincia di Latina vive un ritardo. Il livello di competitività è crollato. Dobbiamo recuperare in termini di innovazione, ricerca e scuola. Non basta che i giovani escano di scuola con un diploma. Devono avere un grado di preparazione tecnica che gli permetta di inserirsi al meglio nei meccanismi produttivi».
Andrea Apruzzese
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