Parvapolis >> Politica
Latina. Scelte... radicali. Marco Cappato: «Siamo in un Paese dove c’è un rilancio clericale che viene giocato in alternativa al fondamentalismo»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Marco Cappato, deputato europeo dei Radicali Italiani. Il 12 febbraio scorso ricorreva il bicentenario della morte di Immanuel Kant, un grande filosofo che ha visto nell’Illuminismo un modo di essere e non un periodo storico. Oggi siamo una società realmente guidata dai “lumi della ragione” o ci sorreggono ancora i dogmi della teologia cattolica? «Siamo sempre più al buio. Basta vedere le leggi che costantemente vengono approvate. Dall’otto per mille, che è un vero e proprio furto al contribuente italiano, all’ultima legge scandalo della fecondazione assistita che in nome di una presunta “sacralità della vita” condanna a morte i malati. Insomma, siamo in un Paese dove c’è un rilancio clericale che viene giocato in alternativa al fondamentalismo islamico. La nostra difesa contro l’Islam che uccide qual è? Combattere un fondamentalismo con un altro fondamentalismo? O piuttosto combattere nel fondamentalismo tutti i fondamentalismi, che siano essi talebani o vaticani. Dobbiamo imparare a distinguere tra quello che è peccato per una credenza religiosa e quello che è reato per tutti». Oltretutto è anche un po’ sbagliato considerare cattoliche le radici dell’Europa… «Sì, l’Europa fu anche e soprattutto anticattolica. Ma il discorso è un altro. Quando si danno delle istituzioni, queste istituzioni non possono essere portatrici di una religione, di una fede o di un credo, per consentire il massimo di libertà, anche di libertà religiosa a tutti quanti i cittadini. Ecco perché diciamo subito Turchia e subito Israele in Europa». La religione cattolica è l’oppio dei popoli, la consolazione delle anime semplici? «Noi intanto la combattiamo perché è la religione del potere per il potere». Sergio Quinzio, il vaticanista Rai autore tra l’altro di «La Sconfitta di Dio» ha scritto che “la fede è sostanza delle cose che si credono e prova delle cose che non si vedono”… «La definizione è bella e denota una grande passione umanista. Noi crediamo però che ci sia una religiosità laica possibile di emozioni, sentimenti, valori senza clericalismi di sorta per la “gestione della roba”».
Elisabetta Rizzo
Riproduci il filmato oppure procedi con il download.
|