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Latina. Due secoli di Immanuel Kant. Luisa Guarlani: « Io credo che la sillaba chiave della cultura sia proprio il prefisso ri-: rinascere, risorgere»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Luisa Guarlani, psicologa e scrittrice. Come vengono abbinate queste due attività? «La psicologia consente la discesa nell’animo e più che mai si avvicina alla Poesia. Un po’ come Orfeo che scende negli Inferi per recuperare la donna amata. Scendere per poi risalire: ecco il senso e il procedimento della poesia. Io credo che la sillaba chiave della cultura sia proprio il prefisso ri-: ritornare, ricreare, riconciliare, riconoscere, rinascere, risorgere. La mia formazione psicologica mi ha consentito di dare un taglio diverso al patrimonio letterario e poetico». Ci siamo permessi di fare questa domanda perché lei ha presentato, presso la libreria Bibli di Roma, ha presentato i suoi ultimi tre libri… «Sì, “L’uomo e il Re Blu” (Armando Editore), una favola scientifica sul problema dell’inquinamento marino con la prefazione di Folco Quilici. Il problema del mare è fortemente pervasivo in una realtà come quella italiana che ha 9000 chilometri di coste. Poi “Adolescenza e poesia”, pubblicato dalle Edizioni Magi.
Qui si dà conto di una sperimentazione psico-didattica sull’adolescenza condotta nelle scuole di varie regioni d’Italia in trent’anni di lavoro, dalla metà degli anni Sessanta alla metà degli anni Novanta. Basandosi sulla metodologia di Kenneth Koch che ho sentito il bisogno di perfezionare e rendere più funzionale, mi sono servita della Poesia per analizzare l’interiorità dei ragazzi dagli undici ai sedici anni. La scrittura poetica come “libera epressione del Sé” consente al ragazzo di mettere a nudo i propri sentimenti e diviene importante strumento di riflessione sugli aspetti che caratterizzano il suo mondo esperenziale interiore e esteriore. Questo volume ha proprio il merito di far emergere gli aspetti familiari e sociali degli adolescenti grazie alle poesie che ho raccolto, selezionato ed esaminato con cura. Infine il terzo libro è “Lunazioni” (presentato dal poeta e critico letterario Elio Pecora), dove ho fatto compiere ai ragazzi che ho incontrato un viaggio formativo “dai primordi bui dell’inconscio alla maturità luminosa della consapevolezza” proponendo loro le tematiche dei “desideri” e dei “segreti”. Gli studenti di Roma e di La Spezia, con cui ho potuto lavorare più a lungo, sono stati indotti a esprimersi anche su “miti”, “passaggi”, “trasgressioni”, “paure”, “sogni” e ideali». La scrittura ha un’importanza fondamentale per esprimersi… «La scrittura secondo me è stata la più rivoluzionaria delle invenzioni umane, perché ha permesso di passare dalla preistoria alla storia, dall’ombra dell’inconsapevolezza alla luce della coscienza. Un gioco dialettico del dentro e fuori della parola».
Elisabetta Rizzo
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