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Gaeta. Pot, Martone risponde alle critiche
Pretestuose e del tutto destituite di ogni fondamento le critiche mosse dall’opposizione in merito all’approvazione del POT, il Piano Operativo Triennale. Lo afferma il Consigliere Comunale Alessandro Martone, quale rappresentante del Comune di Gaeta all’interno del Comitato Portuale dell’Autorità Portuale di Civitavecchia – Fiumicino – Gaeta. «Occorre chiarire il significato del Piano Operativo Triennale» - afferma il Consigliere Martone – «per smentire le voci di disapprovazione mosse artatamente dall’opposizione». «Il Pot approvato dal Comitato Portuale è esclusivamente un programma di indirizzo economico / finanziario, necessario per poter corredare le domande di accesso ai finanziamenti per tutti e tre gli scali – Civitavecchia, Fiumicino ed ovviamente Gaeta» – afferma Martone – «basta infatti girare pagina e soffermarsi sul programma degli investimenti che avverranno nel Porto di Gaeta che sono di ben 410.000.000 euro (800 miliardi delle vecchie lire). Ciò può far capire quale è lo spirito con il quale ho espresso questo voto favorevole e quali siano i positivi riflessi per la portualità in generale di Gaeta».
Martone ribadisce che il Pot non è un Piano Regolatore Portuale ma uno strumento di programmazione economico / finanziaria interno al Comitato Portuale che probabilmente dovrà essere rivisto. «Condividendo infatti le perplessità di alcuni cittadini, in merito allo spostamento del Porto Pescherecci nell’area di San Carlo» – dichiara ancora il Consigliere Martone – «il documento attualmente ancora non è stato inviato al Consiglio dei Ministri in quanto appunto è da rivedere, ma è chiaro che ciò avverrà sempre in uno spirito di collaborazione con l’Autorità Portuale, senza che lo stesso Pot venga sottoposto al Consiglio Comunale, in quanto, lo ribadisco, è un documento interno».
Martone rigettando le critiche mosse dall’opposizione tiene a sottolineare la positività degli indirizzi racchiusi nell’adesione della città all’Autorità Portuale.
«Il porto di Gaeta è stato volutamente da certi personaggi, che oggi affermano solo corbellerie contro una scelta di prima qualità, fatto rimanere una nicchia di cenere e carbone, punto di degrado e di abbandono anche per gli abitanti del quartiere limitrofo, e nessuno si è preoccupato negli anni passati di avviare una riqualificazione ed uno sviluppo diverso» – afferma categorico Martone – «questa sinistra che critica ha a cuore il mantenimento di quello status quo di paralisi ed improduttività totale».
La realtà è oggi diversa e grandiose sono le prospettive.
«Ora tutto è cambiato, si capovolgono i termini dell’equazione che vedeva il Porto di Gaeta uguale all’isolamento ed alla paralisi gestionale» – afferma Martone – «il coordinamento fra i tre porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, garantirà il decollo di tutto il sistema logistico portuale regionale, beneficeremo di investimenti consistenti, possibilità di nuove banchine, approdi croceristici e passaggeri, e soprattutto riqualificazione del prodotto, che sarà di qualità e pulito al posto di quello secco e polveroso, divenendo un punto di riferimento quale Polo Agroalimentare per lo scalo di merci di assoluta qualità, al centro di scambi commerciali che assegneranno a Gaeta un ruolo strategico nel Mediterraneo, e tutto questo significa benessere, sviluppo economico ed occupazionale».
Rita Bittarelli
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