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Rimini. Gran Loggia. Gustavo Raffi: «Ripartiamo dallo slogan: "La Massoneria cambia le idee del mondo, cambia le tue idee sulla Massoneria"». In migliaia affollano il Palacongressi. Gli auguri dei politici. E di Berlusconi
Da domani su ParvapoliS uno speciale relativo alla Gran Loggia di Rimini. Gustavo Raffi (nella
foto al termine dei lavori), il venerabilissimo Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia,
la Massoneria Italiana. Il tema del meeting quest'anno era «La città dell'uomo» e il motto
quello che ormai caratterizza l'assise annuale dal 2001: "La Massoneria cambia le idee
del mondo, cambia le tue idee sulla Massoneria".
«In un’epoca storica» - ha detto il Gran Maestro - «contrassegnata dal tramonto delle
ideologie e dal vuoto che ne consegue, la Massoneria Universale può dare un grande
contributo di esempio e testimonianza con i suoi tradizionali valori laici e
transconfessionali: la tolleranza, anzitutto, che si manifesta principalmente nella
cultura del dialogo, nel confronto dialettico con la società civile così bisognosa di
riferimenti ideali. Ciò soprattutto tenendo conto dell’incalzante globalizzazione che
ci pone di fronte ad una serie di fenomeni del tutto nuovi: il superamento delle frontiere
internazionali e non solo comunitarie, il cosmopolitismo che ne deriva, il nascere di
diritti con connotazioni mai prima emerse.
In più va sottolineata con preoccupazione l’allarmante crescita delle violazioni di quelli
che sono proprio i diritti umani più elementari.
Va dunque ripensata la "Città dell’uomo" con una riflessione interdisciplinare su cosa
significhi oggi essere cittadino, anche all’interno del proprio Paese ragionando,
tutti insieme, sui nuovi diritti reali, politici ed economici, ma anche sull’essere
cittadino immigrato espressione di culture, religione e sensibilità differenti.
La Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia per queste ragioni propone un confronto a
tutto campo che valga a riaffermare la centralità dell’uomo nella concreta dimensione
storica, fiduciosa nelle capacità della ragione che, sola, può indicare il percorso
mirato a un nuovo umanesimo. Si vuol costruire un mondo in cui il compimento pieno
dei diritti umani - abbattendo diseguaglianze e povertà - costituisca il punto di partenza
e non quello di arrivo.
La Libera Muratoria - nel solco della sua tradizione - si propone dunque ancora
una volta come luogo privilegiato di incontro e approfondimento, etico e razionale,
sui grandi temi nei quali si dibatte l’umana società».
Alla Gran Loggia, oltre che a migliaia di "fratelli" venuti da tutta Italia hanno
partecipato decine di studiosi e docenti universitari. Di particolare interesse la giornata
di ieri, che ha visto la presenza di tre autorevoli rappresentanti delle tre
grandi religioni "del deserto": Luciano Caro, rabbino capo della comunità di Ferrara,
Dachan M. Nour, responsabile nazionale dell'Unione comunità islamiche in Italia e
don Paolo Renner, docente di teologia cattolica presso l'Istituto di Scienze
Religiose di Bolzano. Silvio Berlusconi ha telefonato per augurare buon lavoro
ai "liberi muratori" italiani. Sono fisicamente intervenuti, tra gli altri,
l'on. Alessandro Meluzzi e Gianni De Michelis, oltre al Sindaco di Rimini e
ad esponenti della Giunta comunale. Numerosi personaggi del mondo della cultura, oltre ai docenti universitari invitati come relatori ai convegni della tre giorni, tra cui Giordano Bruno Guerri e Bent Parodi, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Sicilia e del volontariato. Presenti anche esponenti di Assindustria.
Tra i telegrammi quelli di Francesco Cossiga, del Presidente del Senato Marcello Pera e del vicepresidente Lamberto Dini,
numerosi Ministri, Sottosegretari (tra cui Bono e Mantovano), il Prefetto di Roma Emilio Del Mese, il Vescovo
di Rimini Mariano De Nicolò. Un messaggio augurale anche dal capogruppo parlamentare dei Democratici di Sinistra Luciano Violante. Saluti anche dai presidenti dei consigli regionali, tra cui quello del Lazio Claudio Fazzone e di numerosi sindaci della penisola. Erano presenti alla Gran Loggia anche le delegazioni estere dei principali Paesi d'Europa e del mondo.
Mauro Cascio
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