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Latina. La Città possibile. Sergio Moravia: «Per un'analisi interpretativa corretta occorre il contributo di tutti: filosofi e psicologi...»

Tra i relatori del primo giorno del convegno massonico dedicato alla "Città dell'Uomo" anche Bent Parodi, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Sicilia, scrittore e saggista, Morris Ghezzi, presidente di Datamedia e già editore del quotidiano on-line Il Nuovo.it ed il filosofo Sergio Moravia. Di particolare interesse l'intervento di quest'ultimo. «Nella sua dimensione simbolica la Città si configura, sotto più aspetti, come una proiezione/metafora della stessa condizione umana. Correlativamente, studiare la realtà urbana (e, tanto più, le relazioni con essa del soggetto) significa studiare aspetti cruciali dell'identità dell¹uomo. Anche per questo un'appropriata analisi interpretativa della Città risulta assai arricchita dal contributo non solo di antropologi e sociologi urbani, ma anche di psicologi e di filosofi dell'umano nonché degli stessi teologi e uomini di fede. Da un ideale corporazione interdisciplinare nell'esame della Città emergerebbero, in particolare, le diverse percezioni dell'insieme urbano colte ed elaborate dai diversi soggetti umani nelle diverse età anagrafiche e nelle diverse condizioni sociali della loro esistenza. La realtà contemporanea della Città suscita di solito sentimenti contraddittori. Per vari aspetti la città odierna può spaventare e respingere sia per le dimensioni inumane che può raggiungere (con tutte le implicazioni negative che ciò comporta) sia per i disagi e i pericoli plurimi che la abitano soprattutto dal punto di vista della vita dei bambini, delle donne e degli anziani. Per altri aspetti, la Città continua invece ad esercitare, nonostante i suoi gravi problemi, una forte attrazione. Si tratta allora di riformarla e di governarla in senso progressivo: cercando, in particolare, di non farle smarrire la sua identità più autentica e di farla essere la giusta dimora "poli-tica" di quell'essere "poli-tico" che è l'uomo. La Massoneria deve cogliere in tale obiettivo una delle ragioni centrali del suo essere e del suo agire nel mondo».
Sergio Moravia è professore Ordinario di Storia della Filosofia. È stato anche visiting professor nell’Università di California a Berkeley ed in altre università americane. Coordina un gruppo di ricerca finanziata dall'ateneo fiorentino su "Mente, esistenza, identità: aspetti filosofici ed etici". È responsabile, per la sede di Firenze, di una ricerca interuniversitaria su "La teoria dei valori nel pensiero moderno e contemporaneo". Le sue aree di studio sono la cultura illuministica europea, la storia e l'epistemologia delle scienze umane, il pensiero francese contemporaneo, la filosofia della mente e dell’esistenza. È membro della Direzione delle riviste filosofiche "Paradigmi" e "Iside". Tra le sue ultime pubblicazioni: «Filosofia e scienze umane nell’età dei Lumi», Sansoni, Firenze, 1982 (nuova ediz., ivi, 2000); «Il pungolo dell’umano. Conversazione su un impegno filosofico», 1964-1984, Angeli, Milano, 1984; «Itinerario nietzscheano», Guida, Napoli, 1985; «L’enigma della mente. Il ‘Mind-Body Problem’ nel pensiero contemporaneo», Laterza, Roma-Bari, 1986 (IV ediz., 1999; trad. americana, New York, 1996); «L’enigma dell’esistenza. Soggetto, morale, passioni nell’età del disincanto», Feltrinelli, Milano, 1996 (II ediz., 1999); «L’esistenza ferita. Modi d’essere, sofferenze, terapie dell’uomo nell’inquietudine del mondo», Feltrinelli, Milano, 1999. È anche autore di un noto manuale di filosofia per gli Istituti Superiori (Filosofia, Le Monnier, Firenze, 1990 e successive ristampe, 3 voll.).

Andrea Apruzzese


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