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Latina. La Città negata. Gilberto Marselli: «Le inarrestabili ed inevitabili vicende della Storia impongono a tutte le società di adeguarsi»

«Le inarrestabili ed inevitabili vicende della Storia impongono a tutte le società di adeguarsi ai tempi, dando luogo ad una vera e propria modernizzazione reale, che si distingua da tutte le altre forme spurie di un tale processo (la modernizzazione tradita e quella abortita)», lo ha sostenuto Gilberto Marselli alla tre giorni di convegni dedicata alla "Città dell'Uomo", a margine della Gran Loggia a Rimini della Massoneria Italiana (nella foto un momento dell'importante assise nazionale). «Il tutto viene aggravato dal fatto che l’attuale progresso tecnologico, in particolare nel campo della comunicazione, ha modificato moltissimo due dimensioni fondamentali nella percezione, da parte degli uomini, delle trasformazioni in atto e delle rispettive vicende: quella temporale e quella spaziale. Ne consegue che, sempre più, si deve avere la capacità di considerare noi stessi ed i rapporti reciproci con altre società a due diversi livelli, che non possono più essere tenuti distinti tra loro: quello globale e quello locale. Ragione, questa, che oggi dovrebbe indurci a pensare, come è stato proposto da alcuni, in termini di ‘globlocal’. Cioè, considerare anche i problemi minori, che si verificano nel nostro più ristretto ambito (local), in un’ottica che tenga conto delle realtà sempre più vaste (global). Nella realtà delle nostre città, oggi, le maggiori occasioni di emarginazione possono essere attribuite ai seguenti processi: (a) a livello locale, un diffuso consumismo acritico, che tende ad accentuare le differenze tra chi ha e chi non ha, tra chi può e chi non può: da ciò la tendenza a privilegiare l’avere rispetto all’essere; (b) ciò ha accentuato anche le differenze generazionali e le diversità socio-economiche e culturali, rendendo più dolorose le situazioni di emarginazione; (c) altro obiettivo da porsi è quello di rendere concreta e fattiva la collaborazione tra il livello comunitario (Gemeinschaft) e quello societario (Gesellschaft) per assicurare una maggiore interazione tra i cittadini e tra questi e le istituzioni ai varî livelli; (d) a livello globale, le crescenti disparità nelle condizioni di vita delle popolazioni indigene non potranno non determinare un continuo incremento nei flussi migratorî: non sempre le società di destinazione sono in grado di dar luogo ad una fisiologica accettazione; (e) in questi casi, spesso, ci si limita ad auspicare il conseguimento di un’integrazione degli emigranti nelle nuove società, invece di tendere più realisticamente, coraggiosamente e responsabilmente ad una interazione tra culture diverse, in una società che sarà sempre più, inevitabilmente, multietnica: per cui ogni sforzo dovrà essere impiegato per ottenere un sostanziale nuovo equilibrio interetnico ed interculturale; (f) solo così si attenueranno le emarginazioni e si lavorerà concretamente per assicurare all’umanità quella pace che tutti dicono di volere, ma a cui pochi dedicano tutti gli sforzi possibili perché possa realizzarsi.
Marselli ha insegnato Sociologia e Geografia economica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Urbino con sede in Ancona (1962-68) e Sociologia presso la Facoltà di Economia dell’Università Federico II di Napoli (1968-2000).

Andrea Apruzzese


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