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Latina. Iraq. Fabrizio Vitali (Verdi): «Io resto contrario. Ma ai militari italiani ed alleati va tutta la mia solidarietà e del mio gruppo politico»
Premessa la contrarietà personale e del gruppo politico nel quale milito all'intervento
in Iraq da parte dell'Italia, ritengo atto doveroso e meritevole la visita di oggi del primo ministro ai militari impegnati nel paese mediorientale.
La scelta di visitare i nostri militari, nonostante tutto impegnati in atto di guerra, da parte del capo dell'esecutivo senza rilasciare dichiarazione alcuna esprime la nostra vicinanza ai ragazzi che corrono reale e grave pericolo in quelle terre.
Non mi associo dunque alle note polemiche di chi vuole ad ogni costo demonizzare il capo del governo che invece va contrastato per gli atti che il suo gabinetto ha emanato in questi anni e che hanno chiaramente tutelato solo privilegi e diritti delle classi già agiate mentre hanno illuso e disilluso la stragrande maggioranza dei cittadini.
Ma l'atto della visita mi vede concorde pur ritenendo anch'io che le nostre armi in Iraq, pur con l'intento di portare pacificazione e migliori condizioni di vita in quei posti lontani, facciano invece il gioco di chi vuole dominare e partecipare a flussi economici di dominio e ad elite politiche che non permettono il vero sviluppo democratico di popoli e culture.
Su ciò si inseriscono i più beceri istinti integralisti che contrastano la presenza di occidentali nelle loro terre e noi, italiani di pluridecennale tradizione solidaristica, ci troviamo in una guerra che non ci appartiene, che matura altra guerra e che già abbiamo visto trasferirsi in Spagna così come potrebbe accadere in Italia.
La mia solidarietà va dunque ai militari del nostro paese così come a quelli degli
ltri paesi, ma anche alle popolazioni che soffrono sulla pelle lo scontro armato e
di cultura che si è generato. E il mio plauso va al singolo atto del Presidente del consiglio per la sua visita odierna, ma una riflessione acuta è necessaria perché all'attuale situazione segua un diverso approccio nazionale verso i problemi dell'area mediorientale.
Mauro Cascio
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