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Federlazio. Acque agitate per l'economia pontina
Presentato questa mattina lo studio a cura della Federlazio di Latina sui ritmi di vita economica e sociale della provincia di Latina. Presentato alla maniera degli imprenditori: inutile sprecarsi in discorsi lunghi e noiosi. Concisa e puntuale, in effetti, la relazione in apertura dei lavori di Renzo Calzati, presidente dell’associazione delle piccole e medie imprese, che ha illustrato una breve panoramica sul territorio, dalla quale sono emerse luci e ombre, ovvero elementi positivi di crescita negati da passi indietro.
“Fino ad oggi l’imprenditoria si è data da fare, riuscendo a mantenersi in un contesto alla deriva” ha spiegato Calzati “ma l’imprenditore, tassello fondamentale per lo sviluppo economico, ha l’assoluta necessità di avere l’accompagnamento del mondo politico. Un sostegno che negli ultimi anni è mancato. E così l’economia si è dovuta fermare ad un livello che certo non può definirsi di sviluppo”. Quindi Calzati, rivolgendosi al Presidente della Regione Lazio, ha chiesto di vedere l’avvio di quelle leggende metropolitane che sono: l’Intermodale di Latina Scalo; l’uso anche a scopo civile dell’Aeroporto Comani; le Terme di Fogliano; il Porto commerciale di Gaeta e le annesse infrastrutture viarie.
Sono seguiti una serie di interventi accomunati dallo stesso denominatore: la richiesta all’onorevole Storace di intervenire affinché su Latina si realizzino quelle infrastrutture indispensabili per lo sviluppo economico.
Storace, a conclusione dei lavori, in tema di strutture viarie ha fatto presente di conoscere lo stato delle strade pontine ma che, citando in particolare gli invocati lavori sulla Pedemontana di Formia, in pochi mesi non si può realizzare ciò che non è stato fatto in 30 anni e, quindi, ha chiesto il necessario tempo per fare esattamente il punto della situazione e procedere con gli interventi. Un’esortazione rivolta ai sindaci delle città: fare presente alla Regione quali sono i problemi con la Regione stessa. Forte la volontà di snellire le procedure burocratiche e, in tal senso, Storace ha garantito che già ci si è attivati affinché l’affollamento di norme che prevedono innumerevoli firme, vengano sostituite da criteri più immediati. Ricordando le tristi vicende di imprese che nel passato sono fallite a causa di finanziamenti regionali concessi sulla carta, ma mai arrivati, Storace ha garantito uno snellimento affinché non si verifichino più ritardi. Si stanno, inoltre raddoppiando i fondi per il prestito d’onore ha detto Storace, lanciando un appello al mondo bancario per facilitare l’accesso al credito. “Il sistema creditizio ha oggi il dovere di agevolare il rilancio delle imprese. Lancio un appello: noi ce la stiamo mettendo tutta per dare una nuova dimensione alle imprese del Lazio: non vi chiedo di regalare soldi, ma di facilitare l’accesso al credito”. A sostegno di quanto dichiarato, il presidente Storace, cita la proposta di ridurre con la prossima finanziaria dell'1% l'IRAP. Altri tentativi saranno fatti nei confronti del Governo centrale per ottenere dei finanziamenti da destianare al miglioramento del Gran Raccordo Anulare e della Statale 148. Per realizzare i grandi progetti indubbiamente servono soldi, ed una corretta gestione del Bilancio regionale permetterà, sempre secondo Storace, di recuperare dei fondi relativi agli anni scorsi mai utilizzati.
Remigio Russo
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