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Fondi. Europee. Nicola Zingaretti (Ulivo): «Non c'è bisogno di slogan. Gli elettori devono solo considerare se arrivano a fine mese oppure no»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Nicola Zingaretti, fratello del più noto Luca-Commissario Montalbano, segretario dei Democratici di Sinistra di Roma. A Fondi ha incontrato molti cittadini e commercianti. Zingaretti è candidato alle elezioni europee nella lista "Uniti nell'Ulivo" per le regioni del Centro Italia, Toscana-Umbria-Marche-Lazio. A Zingaretti i commercianti e i cittadini di Fondi hanno rappresentato una situazione socio-economica ai limiti della bancarotta. I negozi non vendono e i cittadini non riescono a far quadrare i bilanci famigliari tanto che quasi più nessuno riesce ad arrivare alla fine del mese. Lei ha detto che la crisi economica morde la gente comune... «La verità triste, dopo aver promesso miracoli, è che il centrodestra ha fermato la produttività e la competitività. E lo avvertiamo nella vita di tutti i giorni. Guardate che quando noi diciamo che "non si arriva più a fine mese" mica abbiamo intenzione di fare solo slogan elettorali. Nella conferenza-stampa, seguita alla visita alla città, nelle sede dell'"Ulivo" in piazza dell'Unità d'Italia, Zingaretti ha analizzato al momento drammatico che sta vivendo il Paese affidato ad una classe politica incapace e litigiosa. L'Italia è scivolata tra i Paesi meno produttivi di quelli industrializzati. Esporta molto meno che nel passato. I nostri prodotti, infatti, sono superati da quelli cinesi e del Sud-est asiatico. La nostra crisi è dovuta anche dall'introduzione dell'Euro? «Questo è quanto dice Berlusconi. Ma va detto che il problema del caroprezzi è tutta italiana. Non c'è stata una vigilanza sul caro prezzi, perché pensavano che attraverso il mercato tutto si regolasse. Secondo abbiamo un governo che ci ha speculato sull'Euro. E quindi tutti gli altri si sono sentiti autorizzati a farlo. L'euro ce l'hanno tutti. Berlusconi e Tremonti ce li abbiamo solo noi. Ed è sbagliato agitare lo spettro dell'Europa. Nessun paese europeo può fare a meno dell'Europa. Nessun paese europeo può, da solo, sopravvivere alla competizione internazionale. Pensare di reggere da soli contro Cina, Corea o contro gli Stati Uniti è commettere un crimine. C'è bisogno invece di scommettere sull'unità del mercato europeo. Mettere a sistema nel nostro continente esperienze, know how, storia, tradizione. Insieme possiamo essere attori globali. Certo, anche l'Europa deve cambiare. Meno egoismi nazionali, meno speculazioni delle amministrazioni locali, utilizzo dei fondi per lo sviluppo». Zingaretti ha anche indicato le ricette per uscire dall'"urgenza Italia". Tra le più importanti quella di investire sulla ricerca per dare nuova linfa al "Made in Italy" e sul sostegno alle imprese. Nicola Zingaretti ha anche illustrato i problemi del Lazio, "una regione che sta pagando caro le scelte di politica economica del governo di centrodestra". Si fa tanto parlare del "Corridoio Tirrenico Meridionale", ad esempio. A parte che è da considerarsi inutile e dannoso, il "Corridoio è un'opera che non si farà mai". Semplice propaganda elettorale, quindi, di Storace e della Casa delle Libertà. «È un trucco per non fare vedere quanto assente sia stata la Regione in tema di viabilità e di infrastrutture. Si sposta l'attenzione su progetti faraonici, quando cose semplici e a basso costo non sono mai state fatte né forse si faranno. Noi a questo gioco non ci stiamo». Sempre per quanto riguarda la Regione Lazio serve valorizzare altre sue enormi potenzialità economiche, quali il mare e i beni artistici. «Metteremo in campo una alternativa credibile».

Andrea Apruzzese

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