Giovedì 02/05/2024 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Cronaca

Formia. Degrado ambientale, se ne parla in consiglio provinciale

Davanti al consiglio provinciale sono stati presentati questa mattina i dati ambientali delle acque costiere, frutto del lavoro della commissione per i problemi ambientali, turistici e le attività di pesca ed acquacoltura nominata lo scorso anno dalla Provincia all’indomani del verificarsi di episodi di degrado ambientale del nostro mare. Uno studio finanziato dalla Provincia con 200.000 Euro, ha ricordato il presidente del consiglio Michele Forte che ha ringraziato per questo il Presidente Martella e la Giunta. La presentazione tecnica è stata fatta dal prof. G. D. Ardizzone dell’Università La Sapienza di Roma che ha relazionato davanti ad un’assemblea composta non solo da assessori e consiglieri provinciali, ma anche da sindaci od assessori di tutti i comuni costieri pontini. Tra i dati più significativi spicca quello che vede l’area del Golfo di Gaeta compresa tra Punta Stendardo e la Foce del Garigliano "quella a più elevata difficoltà... in quanto coesistono contemporaneamente e ad elevato livello i fattori di rischio presi in esame per stabilire le priorità". Si è quindi passati a valutare gli apporti di azoto e fosforo nell’area del Golfo, che sono alla base di quei fenomeni di arricchimento eutrofico che hanno causato la presenza di mucillagine. Particolare attenzione è stata posta sull’incremento di abitanti dovuto alla stagione turistica con l’andamento dei dati che "permette di vedere come tra inverno ed estate vi sia un aumento di popolazione che porta al raddoppio dei quantitativi di rifiuti domestici prodotti". Altro punto dolente è sicuramente quello relativo alla rete fognaria ed agli impianti di depurazione "che non sono in grado di smaltire correttamente gli effluenti urbani e questo determina la fonte principale di inquinamento trofico dell’area". Accertato che i nuovi depuratori di Minturno e Gaeta e quello potenziato di Formia non hanno comunque migliorato la situazione, "per ottenere una riduzione del carico trofico presente nel golfo – si legge nella relazione – è necessario pianificare correttamente la rete fognaria in modo da evitare i numerosi singoli effluenti in mare". Infine ultimo dato di rilievo quello relativo alle produzioni ittiche all’interno del golfo di Gaeta "i cui reflui prodotti sono potenziali fonti di inquinamento delle acque". Nel chiudere il consiglio, il presidente dell’assemblea Michele Forte ha sollecitato i Comuni interessati e la commissione scientifica a una stretta collaborazione così da incrementare le conoscenze utili a scongiurare il paventato degrado ambientale del nostro mare ed in particolare di quello del golfo di Gaeta e questo in considerazione del fatto che la commissione ha espressamente invitato ad una "attenta gestione di tutte le immissioni in mare quali in particolare effluenti urbani, acquacoltura, agricoltura e zootecnia, evitando dove possibile nuove immissioni". Del problema saranno investiti a breve anche i Comuni dell’entroterra in considerazione del fatto che lo studio evidenzia l’importanza di un miglioramento del sistema di smaltimento e depurazione dei rifiuti che dovrà interessare tutti quei Comuni che scaricano nei corsi d’acqua che poi terminano in mare. «Della problematica – ha detto Forte – ho interessato lo stesso Ministero per l’Ambiente, che ha espresso il pieno favore all’iniziativa e a breve ci sarà una conferenza allargata a tutti i soggetti interessati così da poter pianificare le iniziative necessarie per garantire un mare pulito».

Rita Bittarelli


PocketPC visualization by Panservice