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Pontinia. Dissesto finanziario. I Verdi: «Qui siamo tutti a rischio. Ma per questo genere di problemi forse la soluzione in realtà già c'è...»

I Verdi di Pontinia considerano fondamentale l'apporto di tutte le forze politiche e sociali per affrontare e risolvere la difficile situazione economica del comune di Pontinia ed evitare il dissesto finanziario. Le conseguenze per i cittadini sarebbero pesanti almeno fino al 2009. La grave situazione internazionale con notizie di lutti, incidenti, attentati e battaglie giornaliere, è accompagnata dalle proteste quotidiane dei lavoratori, dei pensionati perché con l'aumento (per molti beni e servizi il costo nel giri di 2/3 anni è raddoppiato) del costo della vita e dei beni necessari stipendio e pensioni non sono più sufficienti. Quindi, in molti casi, l'aumento dei servizi comunali nel costo e nella diminuzione di qualità e quantità, l'aumento delle tasse ed imposte locali aggraverebbe ulteriormente la bilancia familiare, con grave danno per tutte le attività economiche di Pontinia. Ulteriore conseguenza del dissesto finanziario è quello paventato dalle associazioni sindacali e da alcuni amministratori di centro-destra, come l'assessore provinciale Tortorelli, del pericolo della perdita dei posti di lavoro dei dipendenti comunali e delle ditte, cooperative che contribuiscono alla fornitura dei servizi comunali. È per questi motivi che i Verdi di Pontinia esprimono la solidarietà ai lavoratori della soc. Trasco e della cooperativa Aurora. Se la soluzione ai problemi finanziari del comune dovrà essere l'aumento delle imposte e tasse comunali le stesse potrebbero essere aumentate da subito, senza attendere il dissesto che diventerà irrevocabile per almeno cinque anni. In questo modo, se il conteggio del bilancio non dovesse essere così grave come dichiarato dall'amministrazione comunale e il bilancio risultasse negativo solo per 32.000 €, come dichiarato dal consigliere comunale Farris, tale perdita di bilancio potrebbe essere ripianata già da giugno con il maggior introito dell'ICI. Da giugno, poi, vi saranno le entrate straordinarie del recupero di ICI e TARSU delle annate precedenti che farebbero aumentare le entrate correnti con l'allargamento della base imponibile e probabilmente il bilancio potrebbe essere ripianato già nella seconda metà del 2004, scongiurando il pericolo dissesto.

Mauro Cascio


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