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Latina. Amministrative prossime venture. Sandro Bartolomeo sulla polemica del Nuovo PSI: «In effetti esiste un problema di decentramento»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Sandro Bartolomeo, candidato
alla presidenza della Provincia per il centrosinistra.
Il suo programma, in cosa si articola?
«È ancora in itinere, che ancora va confrontato con la coalizione
che mi ha espresso. Un presupposto che mi sembra fondamentale
per una buona campagna elettorale. Ma alcuni nodi problematici
di questo territorio mi sembrano oggettivi. Penso al decentramento.
Ai problemi legati al lavoro, al declino delle attività
industriali, al declino del reparto zootecnico, penso alle problematiche
ambientali, il rispetto e la tutela della costa, il problema del
turismo, delle infrastrutture, delle strade. Penso ai servizi sociali,
alla sanità. Abbiamo tantissima carne. Ma va cucinata bene».
Il Corridoio Tirrenico è stato l'argomento caldo di questi mesi.
Qual è sinteticamente la sua posizione in merito?
«Rispondere non mi crea alcun imbarazzo, visto che io sono
sempre stato contrario nel merito e nel metodo. Ci siamo
visti precipitare sul tavolo una proposta che non era stata
concordata né offerta alla riflessione di nessuno.
Nella nostra rete infrastrutturale, lo abbiamo ripetuto più volte,
c'erano ben altre emergenze». Il giorno dopo la sua candidatura,
il Nuovo Psi ha già fatto esplodere la prima polemica.
Come può il sindaco di Formia, si chiedono, che ha firmato
un protocollo d'intesa per la costituenda provincia di Cassino,
candidarsi per una provincia che vuole smembrare?
«L'orizzonte della mia politica sarà questa provincia. Io sono
una persona leale, come sanno bene i miei elettori.
Certo non si può nascondere che bisogna introdurre il problema
del decentramento. Se la provincia non diventa una provincia
multipolare è destinata a dividersi. Non è solo una questione
del sud, sempre più marginale. Pensiamo ai Monti Lepini,
per esempio. Secondo voi la gestione dei Monti Lepini si
può continuare a gestire in questo modo? Per me è un grandissima
questione. Valorizzare le storie, le culture. Allora non si dica
che io sono per la riorganizzazione di questo territorio per distruggerlo.
E soprattutto non dovrebbe dirlo quella forza, il Nuovo Psi, che
a Formia vale sì e no il 2%. Prima di parlare degli altri, si parli un po'
di se stessi. Io sono stato eletto come sindaco tre volte, non mi sono
mai tirato indietro al confronto con la gente».
Lei intanto è riuscito ad ottenere un dato positivo, concreto.
È riuscito a compattare tutte le forze del centrosinistra, nessuno escluso...
«Non è per merito mio. C'è uno spirito unitario che ha trovato un nome.
Per noi è una situazione di grande vantaggio. Soprattutto se davanti abbiamo
una destra litigiosa e divisa».
Andrea Apruzzese
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