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Latina. Rapporto di fine mandato. La Provincia saluta e se ne va. Paride Martella: «In questi anni abbiamo fatto un buon lavoro»
I Comuni di Latina e Sabaudia potranno gestire per sei anni i tratti della strada
provinciale Lungomare ricadenti nei loro territori. Lo ha deciso il consiglio provinciale
che ha votato all'unanimità la proposta presentata dall'assessore ai Lavori Pubblici
Sandro Maracchioni. L'assemblea ha anche espresso voto unanime a favore della sottoscrizione
di quote del nuovo capitale sociale della società consortile PALMER arl. Lo stanziamento è
pari a 65.000 Euro per una quota sociale pari al 12,86%.
Il resto dell'ultimo consiglio si è poi svolto attorno alla presentazione da parte del
Presidente Martella del "Rapporto di Fine Mandato". Si tratta di un volume di 205 pagine
nel quale sono riportati i progetti, le iniziative e le attività svolte dall'amministrazione
provinciale nel periodo tra il gennaio 2002 ed il giugno 2004, vale a dire la seconda parte
della consiliatura Martella. A redigerlo è stata Maria Teresa Bonacci con il concorso
di tutti gli uffici dell'ente.
«Si tratta - ha detto il presidente Martella - di una concreta risposta al programma
approvato dal Consiglio provinciale al momento della mia elezione. Esso rappresenta
quindi una guida ideale per confrontare e valutare quanto è stato realizzato in tema
di iniziative di carattere infrastrutturale, interventi tesi a rafforzare la competitività
dell'area, l'organizzazione di servizi di "area vasta", documenti pianificatori preliminari,
attività di coordinamento, collaborazione e cooperazione, crescita dei settori produttivi.
Ogni progetto - ha concluso il presidente Martella - è stato pensato e realizzato in un
quadro che ha visto la Provincia assumere un ruolo sempre più ampio ed importante per lo
sviluppo del territorio e titolare di un ampio spettro di funzioni che vanno dalla
pianificazione all'assistenza alle attività dei comuni minori. Il fine è stato quello di porre
Latina in grado di essere sempre più forte e concorrenziale nei confronti delle sfide che
sarà chiamata ad affrontare nell'immediato futuro».
Elogiato da tutti dal punto di vista grafico, il rapporto di fine mandato ha ovviamente
diviso in merito al giudizio politico. Il presidente del consiglio Michele Forte ha
sottolineato il positivo lavoro svolto in questi cinque anni dall'assemblea e dalle
commissioni consiliari, lavoro che ha interessato tutte le componenti della società
provinciale. «Grazie all'impegno di tutti sono state superate le iniziali difficoltà
di bilancio», ha detto Forte che non ha comunque mancato di muovere critiche ai vari
governi della Regione Lazio per la "scarsa attenzione dimostra verso la provincia di
Latina". Giudizi positivi sono arrivati anche da Fusco (Udc) che ha ricordato le molte
deleghe assegnate alla Provincia senza le necessarie risorse economiche, e dagli assessori
Orsini e Tortorelli per i quali il lavoro di questi cinque anni ha posto l'Ente in posizione
di preminenza rispetto alle consorelle del Lazio.
Diverso invece il giudizio dei diessini D'Arcangeli, Gerardo Forte e D'Amante che hanno
mosso critiche all'incapacità della Provincia di diventare reale soggetto a cui fare
riferimento per il governo della società locale. «La Provincia - ha detto D'Arcangeli -
è uno dei tasselli del fallimento di quella filiera di governo tanto decantata dal
centro-destra».
Mauro Cascio
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