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Latina. Democratici di Sinistra nella bufera. Campagna denigratoria, Fazzone chiede i danni. Fabrizio Vitali: «Non posso che essere con lui»
«Fatto salvo il giudizio purtroppo negativo sulla gestione dell'ambito territoriale ottimale
da parte della società Acqualatina e quindi anche sulla classe politica che ne ha gestito
i risvolti amministrativo-societari, mi preme esprimere la condivisione delle ragioni che
il Presidente del Consiglio della regione Lazio Claudio Fazzone adduce nei confronti
della federazione provinciale Ds in merito all'affissione di manifesti che ne riproducevano
la faccia.
La politica non è demonizzazione e tantomeno derisione dell'avversario e quando non viene
rispettata la dignità delle persone, fossero anche "politici", si cede lla non politica.
L'affissione di manifesti con la raffigurazione di un avversario politico al quale vengono
fatti risalire gravi torti non è la porta che conduce al confronto civile, ma piuttosto
ricorda la messa alla gogna che porta al processo di piazza e sommario, senza appello,
un po' come era nello stile dell'URSS anni 50.
Acqualatina è quello che è: la soluzione peggiore per i cittadini da una parte e la gestione
malsana di risorse e denaro pubblico dall'altra.
Le responsabilità del Sindaco di Latina, del Presidente della Provincia e del Presidente
del consiglio Regionale rispetto alla gestione dell' ATO 4 non è decisa con l'affissione
di un manifesto che ricorda più i Wanted, così come, spesso, le situazioni amministrative
che non ci piacciono e che riteniamo vadano contro gli interessi della collettività,
dipendono dalla scarsa azione politica di quelle stesse forze partitiche che la
denunciano se la loro azione di contrasto è stata insufficiente.
Ambiamo al cambio di direzione alla Provincia che possa portare a nuovo e fruttuoso modo
di amministrare questioni serie come rifiuti, viabilità, scuola, acqua, e crediamo
questa l'unica via seria per scardinare sistemi di potere politico-economico che
non vogliamo per noi e per i nostri concittadini».
Mauro Cascio
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