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Latina. Corridoio Tirrenico, ora piace anche alla sinistra. Moscardelli: «È anche merito nostro». Ma la Regione è stata sempre attenta al dialogo
Claudio Moscardelli interviene sull'ultima stesura del tracciato del
Corridoio Tirrenico depositata in questi giorni alla Regione Lazio.
«Ho osservato con attenzione - dice il Vice Coordinatore Regione della
Margherita del Lazio - le tavole del nuovo tracciato. Dall'analisi dei
progetti si vede con chiarezza che il nuovo elaborato riprende in toto
le osservazioni e le obiezioni avanzate dal Centro Sinistra, dai
comitati spontanei e dalla Margherita nelle scorse settimane per quel
che riguarda la parte alta della provincia. Di fatto il nuovo tracciato
del Corridoio, nella parte nord, ossia quella che va da Latina a
Fiumicino è un sostanziale raddoppio della SS 148 pontina, così come
chiedevano a gran voce sia il Centro Sinistra, sia i comitati spontanei
che hanno preso parte alle varie manifestazioni di protesta contro il
mostro di asfalto».
Una vittoria anche della Margherita perché il nuovo tracciato riprende
soprattutto un'idea che lo stesso Claudio Moscardelli aveva lanciato
durante la campagna elettorale che lo aveva visto impegnato a
concorrere alla carica di Sindaco di Latina nel maggio del 2002.
«Il raddoppio della pontina - continua ancora Moscardelli - riprende
partendo da Latina l'idea che lanciammo nel nostro spot elettorale nel
2002. Se ricordate bene nel filmato si vedeva scomparire il tracciato
di superficie della mediana che taglia in due il capoluogo e separa la
città dai nuovi quartieri Q4 e Q5. bene quell'idea è stata ripresa in
toto e utilizzata dai progettisti del nuovo tracciato. Da Latina verso
Fiumicino si viaggerà allora attraversando in galleria sotterranea il
capoluogo, seguendo poi il tracciato attuale della pontina
opportunamente raddoppiato. In prossimità di Aprila e Pomezia si
procederà poi ad alcune varianti che non interesseranno l'agglomerato
urbano dei due centri».
Preso atto di queste migliorie nella parte nord della provincia
pontina, Moscardelli non risparmia critiche al metodo seguito per la
definizione del tracciato che attraversa il sud.
«Non capisco - prosegue Moscardelli - perché nella parte che va da
Terracina a Latina non si sia seguito lo stesso metodo essendo la SS
148 sostanzialmente adattabile ad un raddoppio che tanti vantaggi
porterebbe all'economia dell' intera provincia. Da Terracina in giù,
invece, come abbiamo già dichiarato in più sedi, si devono trovare
delle soluzioni alternative, non essendo la Flacca e l'Appia
utilizzabili per un eventuale raddoppio».
Chiusa l'analisi tecnica del tracciato, Moscardelli conclude le sue
considerazioni con analisi politica della situazione che ha determinato
il dietro front del Centro Destra.
«Quella a cui abbiamo assistito in queste ore - conclude Moscardelli -
è una sostanziale ritirata del Centro Destra che ha visto respinta al
mittente la sua idea di un mostro d'asfalto calato dall'alto a tagliare
la nostra provincia. Le manifestazioni che hanno portato a questa
ridefinizione della sede del Corridoio sono il segno di vitalità di una
provincia che inizia a prendere coscienza del suo tessuto sociale.
Quasi tutti i sindaci del Centro Destra insieme a Fazzone e Cusani
hanno sempre sottovalutato i segnali contrari al Corridoio che
provenivano da tutta la provincia. Oggi questo risultato è una grande
vittoria per tutto il Centro Sinistra i comitati spontanei e la
Margherita che hanno invece saputo interpretare gli umori dei cittadini
e conciliarli anche con le esigenze di sviluppo del territorio. Anche
l'agricoltura trarrà benefici da queste novità, non dovendo più
scontare sulle sue spalle i costi sociale di questa infrastruttura.
Oggi possiamo davvero dire di aver contribuito a stimolare l'identità
della nostra provincia».
Mauro Cascio
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