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Latina. Speciale elezioni. Paride Martella risponde a Bartolomeo: «Deve dimenticare il suo precedente fallimento. E poi è strano che concorra alla presidenza della Provincia, proprio lui che la vuole divisa»
Quanto possa essere "utile" Sandro Bartolomeo alla Presidenza della Provincia di Latina è
testimoniato dai suoi trascorsi. Paride Martella risponde per le rime a Bartolomeo:
«Tra i principali fautori della Provincia di Cassino, Bartolomeo ambisce ad un podio dal quale
riuscirà meglio nel suo disegno per fare a pezzi 70 anni di storia e di crescita
socio-economica di una comunità che ha ormai acquisito una precisa identità con Latina.
Al contrario di Bartolomeo, ripescato dal dimenticatoio dopo la solenne bocciatura
subita nelle elezioni alla Camera dei Deputati proprio nella città di Formia, il governo
uscente della Provincia si è battuto e continuerà a farlo per il riassetto istituzionale
del Lazio e la creazione di una Regione del Lazio Sud tra Latina e Frosinone (un milione
di persone) in grado di programmare e convogliare sul territorio interventi e flussi
finanziari ben più consistenti degli attuali.
La candidatura dell'esponente diessino e attuale sindaco di Formia a scapito di altri
personaggi che, invece, hanno concorso allo sviluppo del territorio dimostrando indiscussa
serietà e capacità imprenditoriale, costituisce pertanto una pesante, negativa ipoteca per
il futuro della nostra comunità.
Le argomentazioni esposte nella conferenza stampa di ieri denotano una forte lontananza
di Bartolomeo dai problemi reali del territorio.
Egli ha detto che il governo uscente della Provincia lascia dietro di sé un grande
avanzo di amministrazione frutto di mancanza di idee e progetti. Niente di più falso.
Quando fui eletto per la prima volta alla Presidenza della Provincia mi trovai dinanzi
ad una pesante eredità: 120 miliardi di lire di debiti frutto della disinvolta gestione
delle passate amministrazioni in cui anche i Ds concorsero occupando assessorati di
rilevante importanza. Oggi quei debiti sono stati non solo saldati, ma lo stesso bilancio è
stato risanato ad un punto tale che la Provincia ha meritato il titolo di "Ente virtuoso",
recuperando credibilità e capacità di investimento. Non ci sono somme non utilizzate.
I fondi sono stati tutti impegnati per la realizzazione delle opere previste nel
programma di governo.
Quanto alle indennità vorrei suggerire a Sandro Bartolomeo di dare uno sguardo alla mia
denuncia dei redditi che è pubblica per constatare che non è poi vero cio' che dice.
Non sono Presidente dell'A.T.O, ma rappresento l'Ente coordinatore d'Ambito e presiedo
la Conferenza dei Sindaci non percependo per questo indennità alcuna. E, inoltre,
con questa funzione non sono affatto incompatibile, dimostrando di svolgerla
nell'interesse generale e proseguendo quel lavoro che ha fatto della Provincia
una dei primi enti in Italia a coordinare il processo di riordino del sistema idrico
imposto dalla Legge Galli, i frutti del quale meglio si potranno cogliere nell'immediato
futuro. Piuttosto, Bartolomeo s'interroghi sulla compatibilità tra Sindaco di Formia e
Presidente della Provincia.
Su tutti i grandi temi, la Provincia è stata largamente presente, riscuotendo risultati
di indiscusso valore per il territorio e investimenti significativi. Ricordo i trenta
miliardi di lire per riqualificare la rete viaria di competenza con i fondi per il Giubileo;
i 40 miliardi di lire e una zonizzazione più vantaggiosa delle aree destinatarie dei
fondi comunitari avuti nel braccio di ferro con la Regione in margine ad "Agenda 2000";
i flussi finanziari stanziati dal Ministero del Tesoro con i due Patti territoriali
per l'area sud e l'area nord pontino; i piani d'ambito per la zona sud e la zona nord
della Provincia varati in attuazione del Docup e la lista potrebbe continuare all'infinito,
ma suggerisco a Bartolomeo di leggere il "Rapporto di Fine Mandato" e di raffrontarne
i dati di fatto con il programma di governo: solo così potrà capire che una campagna
elettorale seria non può che imperniarsi su temi nuovi.
Un consiglio all'amico Sandro: prima di pontificare su quello che può fare la Provincia,
lo inviterei a rileggere la Guida ai Servizi che a suo tempo gli inviai come Sindaco
di Formia perché in essa troverà un quadro preciso delle competenze dell'Ente. Il resto
è solo campagna elettorale.
Un'ultima risposta è per il Consigliere Federico D'Arcangeli. Egli sostiene che avrei
privilegiato Sezze a Priverno. Dimentica D'Arcangeli che proprio a Priverno
sono stati spesi oltre venti miliardi del vecchio conio per realizzare un nuovo
Liceo Scientifico, potenziare altre strutture scolastiche, adeguare la Marittima
II ed altre strade. La critica è facile. Costruire è più difficile. Il governo
uscente della Provincia lo ha fatto. Sulle ceneri dei debiti lasciate da altre
amministrazioni in cui proprio i Ds erano attori principali».
Mauro Cascio
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