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Latina. I misteri del Museo Cambellotti. Giorgio De Marchis: «L'evento culturale del decennio rischia di diventare un clamoroso flop»
«Quello che secondo Finestra avrebbe dovuto costituire l'evento culturale più significativo
di tutto il decennio, rischia di trasformarsi nell'ennesimo fallimento dell'amministrazione
di centrodestra». Lo sostiene Giorgio De Marchis, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra.
«La realizzazione del museo dedicato all'opera di Duilio Cambellotti, data per realizzata e
addirittura in procinto di inaugurazione dalla fine del 2003, è un evento che di annuncio
in annuncio si posticipa nel tempo.
Una condotta che ha portato gli stessi eredi dell'artista, che avevano concesso le opere
in comodato al Comune, a dubitare della effettiva realizzazione del progetto. Perplessità
che hanno portato gli eredi a promuovere un'azione civile per chiedere la restituzione
delle opere, ritenendo che esse non siano state sufficientemente valorizzate.
E da quanto è emerso nel corso dell'ultimo Consiglio comunale, i timori degli eredi
Cambellotti sembrano essere fondati. La maggioranza di centrodestra, nel corso dell'ultimo
consiglio comunale, ha proposto ed approvato un emendamento al bilancio comunale per
circa un milione di euro per poter finanziare la messa in sicurezza dell'edificio. Cosa
che dimostra come gli annunci sulla conclusione dei lavori di ristrutturazione non
avessero alcun fondamento. Mi chiedo, a questo punto, quale sia l'effettivo stato di
avanzamento lavori. Ed inoltre, credo sia necessario chiarire quale sia la reale entità
delle opere attualmente in possesso del Comune. Un altro problema di prioritaria
importanza, infatti, attiene alla conservazione e alla sicurezza delle opere, per
evitare che, nel dilatamento dei tempi di predisposizione del museo e la concessione
in prestito di alcune opere dell'artista, qualcuna di queste possa andare persa.
Ricordiamo l'episodio del furto di qualche anno fa dei Sironi, dei quali non si è
saputo più nulla. Pertanto, riteniamo importante che il Comune garantisca una
effettiva vigilanza e tuteli questo patrimonio che appartiene alla comunità tutta.
A questo fine presenterò una interrogazione al Sindaco e all'Assessore alla cultura
per chiedere che venga fornito un inventario completo ed aggiornato delle opere in
possesso del Comune, comprese quelle eventualmente concesse in prestito per essere
esposte in altre mostre ed eventi culturali».
Andrea Apruzzese
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