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Latina. La destra ritrova l'unità. Michele Forte: «Ho evitato una guerra dannosa. Spero che questo venga ricordato in futuro da tutti»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Michele Forte. Appare allo stesso tempo teso e rilassato, il senatore Michele Forte, Presidente del Consiglio Provinciale uscente, uno dei massimi esponenti dell'UDC a Latina. Teso perchè il suo partito ha perso la battaglia interna alla Casa delle Libertà per una candidatura alla presidenza della Provincia. Rilassato perchè finalmente l'accordo è stato raggiunto e la coalizione può scendere serenamente unita nell'agone della campagna elettorale, rafforzandosi di fronte all'elettorato. Come si è giunti a questo accordo dopo settimane di febbrili tentativi infruttuosi? «Siamo arrivati al penultimo giorno - spiega Forte - e non era possibile continuare su una posizione che certamente ci avrebbe portati spaccati al voto di giugno, anche se l’UDC era insieme ad AN. In questo modo però non avremmo certo vinto al primo turno, saremmo andati al ballottaggio. E a quel punto ci sarebbe stato anche il rischio di perdere la provincia di Latina. Ha prevalso proprio un senso di responsabilità, mio personale, provinciale, regionale e nazionale: abbiamo fatto sì che, dopo una nottata di discussione, la candidatura di Cusani venisse accettata, per poter andare uniti in questa campagna elettorale. Io ringrazio gli amici regionali e nazionali che, con responsabilità, dopo i vari incontri, hanno recepito la mia richiesta e io credo che - a questo punto - insieme possiamo vincere la battaglia elettorale in corso». L’impressione che si ha dall'esterno è che l’UDC abbia dovuto recedere dalle proprie posizioni. «No, è stato soltanto che io, con maggiore responsabilità, ho cercato di evitare una guerra dannosa per noi e Forza Italia. Spero che questo venga recepito da tutti: la vita continua e non mancheranno in futuro le occasioni per far sì che l’UDC abbia il giusto riconoscimento per quello che è stato fatto oggi».

Andrea Apruzzese