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Priverno. Emergenza Lsu. Rifondazione Comunista: «Anche nel nostro comune la problematica richiede riflessioni serie e progetti concreti»
Lucilla Pagliaroli del Circolo di Rifondazione Comunista di Priverno interviene a sostegno
degli L.S.U., che da mesi portando avanti legittime rivendicazioni nei confronti del comune
di Priverno.
Come abbiamo più volte denunciato, la situazione è insostenibile per i settanta L.S.U
impiegati nei vari settori pubblici del nostro comune. Ormai da moltissimo tempo queste
lavoratrici e lavoratori chiedono che l'Amministrazione Comunale di Priverno dia un qualche
risposta al loro bisogno di stabilizzazione. Vale la pena ricordare che i circa settanta
L.S.U. furono assunti una parte nel 1996 ed un'altra parte addirittura nel 1990: il che
significa quattordici anni di lavoro precario, uno stipendio assolutamente inadeguato
al sostentamento di una famiglia e nessuna certezza per il futuro. Eppure la sorte di
queste settanta persone non sembra interessare nessuno. «In particolare riteniamo vergognoso
che il Sindaco Macci ad ogni richiesta avanzata dagli L.S.U. si sia limitato a delegare
il problema all'Assessore al personale, Salvatore Bellocco di Frascati, mentre lo stesso
Assessore abbia di fatto etichettato la questione come "politica" e dunque non di
sua competenza. Allora a chi compete tutto ciò? Eppure la stessa amministrazione non si
fa scrupolo ad utilizzare gli L.S.U. in ogni situazione di emergenza considerandoli come
manodopera a basso costo quando è proprio su di loro che gravano almeno la metà
delle mansioni pubbliche e amministrative che garantiscono l'efficienza delle istituzioni.
Non è neanche ben chiaro in che modo intenda utilizzare i miseri fondi stanziati
nel bilancio per progetti a sostegno degli L.S.U. e se, data la gravità della situazione,
stia con la dovuta serietà e urgenza lavorando ad un progetto di qualche tipo. Ci
chiediamo allo stesso tempo per quale ragione il comprensorio Lepino non sia stato
incluso nel progetto di Multiservizi regionale che avrebbe garantito la stabilizzazione
di una buona parte dei precari del Comune di Priverno. Anzi sarebbe stato necessario
che l'Amministrazione Comunale e tutta la "filiera di Destra" si impegnassero affinché
questo progetto, come tanti altri, non si bloccasse in regione e si trasformasse
piuttosto in realtà. Infine, se non ci sono soldi per stabilizzare gli L.S.U.,
come affermano i nostri amministratori, perché il Comune continua ad avvalersi di
costose convenzioni e collaborazioni?
Mauro Cascio
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