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Latina. La provincia che vogliamo. Si articola in sei temi il ricco programma di Alessandra Mussolini: «Sono qui per questioni di cuore»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Alessandra Mussolini, Sei diversi temi, per illustrare agli elettori "La provincia che ci piace". È il programma con cui ieri a Latina l'On. Alessandra Mussolini, candidata alla carica di Presidente della Provincia di Latina con la sua coalizione "Alternativa Sociale" (composta da Forza Nuova, Libertà d'Azione-Lista Alessandra Mussolini e Fronte Sociale Nazionale), ha presentato la sua squadra di candidati. Ecco così scorrere la Provincia del Futuro, quella del Lavoro, dei Servizi, degli Studi, del Turismo, della Storia. Già, la storia, o - meglio - la memoria. Questo è il punto principale, la molla che ha fatto scattare in Alessandra Mussolini la voglia, anzi, la necessità, di candidarsi, non solo per la Provincia di Latina, ma anche per le Europee. «Torno a Littoria - ha dichiarato - con una soddisfazione in più: la vittoria nella raccolta delle firme necessarie per presentarci alle elezioni Europee. Ne abbiamo raccolte 185.000, ed abbiamo chiuso le liste nelle circoscrizioni di tutta Italia. È un risultato politico importante, a livello nazionale ed io svolgerò la mia campagna elettorale andando ovunque, per incontrare le persone che mi conoscono o mi vogliono conoscere e ad avvicinare soprattutto coloro che sono sfiduciati dalla politica».
La "Provincia del Futuro" vede molti temi sul tavolo: dall'adozione del Piano Territoriale Provinciale per la tutela dell'ambiente ed il sostegno alle attività economiche (in particolare per agricoltura, turismo e industria), all'attivazione di progetti che portino i finanziamenti europei nell'ambito delle peculiarità del territorio pontino (con il potenziamento e la realizzazione finale della Fiera di Latina). Nodi strategici sono le infrastrutture: sì alla messa in sicurezza ed al potenziamento (con allargamento a tre corsie) della S.S. 148 Pontina e della S.S 156 dei Monti Lepini, del raccordo Ceprano-Fondi e della Cisterna-Valmontone. No al Corridoio Tirrenico, soprattutto per l'impatto ambientale che avrebbe. Le merci andranno inoltre trasferite su rotaia, utilizzando l'Intermodale di Latina, così come il porto di Gaeta andrà collegato alla ferrovia Formia-Gaeta (da ripristinare). Ultimo punto, l'allargamento e l'utilizzo anche a fini commerciali dell'aeroporto "Comani" di Latina.
Non poche le idee anche per la "Provincia del Lavoro", con particolare riguardo per i giovani in cerca di prima occupazione. Da scadenzare a breve la Fiera, l'aeroporto e le Terme di Fogliano. Sostegni economici e professionali per i progetti di fattibilità, coinvolgimento di tutte le Associazioni di categoria, creazione di stage nelle realtà produttive locali, e di forme di associazionismo professionale per i progetti messi in campo dalla Provincia stessa. La provincia non più come ente inutile, ma soggetto attivo nella e per la crescita del territorio. Questo il concetto alla base della "Provincia dei Servizi", che vede in pratica il contatto continuo e costante con i cittadini per informarli e comunicare con loro, tramite l'apertura di vari Uffici per le Relazioni con il Pubblico (URP) e la connessione in rete Intranet. Il completamento dell'Università Pontina è al centro della "Provincia degli Studi": iniziare i lavori per la Facoltà di Ingegneria, e predisporre il Piano Provinciale per la dislocazione delle varie facoltà da inserire nel territorio sulla base delle sue peculiarità, saranno i primi passi. No ad una Università Pontina mera succursale della Sapienza e sua valvola di sfogo contro il sovraffollamento, ma nuovi indirizzi di studi aderenti al territorio, alla sua economia e in linea con la nuova Europa (come Scienze Motorie, ed altri inerenti l'agroalimentare ed il turismo). Sarà inoltre migliorata la qualità dell'edilizia scolastica con la costruzione di nuove scuole superiori e saranno aboliti gli affitti per le sedi scolastiche. Investimenti saranno fatti per il miglioramento delle biblioteche delle scuole, anche a livello multimediale, e ne sarà estesa la fruizione. L'ente dovrà poi essere soggetto attivo per le politiche turistiche, con campagne pubblicitarie su media nazionali, con la partecipazione attiva a fiere del settore, con incentivi economici per gli operatori (il tutto finalizzato anche alla ricaduta occupazionale). l'idea dell'On. Mussolini è anche di istituire un assessorato alla "produzione turistica" che attivi concretamente progetti di vendita di pacchetti turistici del territorio. La "Provincia della Storia" vede al centro il progetto di costruzione di un museo del territorio, che spazi da Satricum alle testimonianze arabe di Gaeta, dalle mura ciclopiche di Norma, dai resti romani di Formia, Sperlonga e Terracina, a quelli medievali di Sermoneta, Priverno e Fondi, per concludersi con l'epoca della bonifica, delle città di fondazione, con un'area dedicata a laboratorio permanente sia dell'architettura razionalista che della storia di tutte le architetture presenti sul territorio.

Andrea Apruzzese

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