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Roma. La cultura della destra. Vincenzo Bocciarelli e Gabriella Pession: «Non è facile trovare produttori coraggiosi che si avventurino»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Vincenzo Bocciarelli e Gabriella Pession, due giovani
attori italiani. Qual è oggi la difficoltà dei giovani nel cinema?
«Trovare produttori che abbiamo il coraggio di scommettere in facce nuove e storie nuove.
Il bravo attore attira il pubblico. Noi studiamo, ci teniamo aggiornati, spaziamo dal teatro
alla televisione». L'esperienza di Orgoglio cosa vi ha insegnato? «Lavorare con i tempi
televisivi. Ne abbiamo guadagnato in immediatezza e disciplina». Vincenzo, tu hai
cominciato con Giorgio Strehler... «È stato il motore propulsore di tutta la mia carriera.
Sono entrato minorenne a Milano. Una volte fermò le prove durante il Faust Festival, mi sentii
le sue mani dietro e lui disse agli altri attori: "Guardate Vincenzo, il suo impegno, la sua
generosità". Io porto sempre questo ricordo con me». Gabriella, anche tu hai avuto dietro
le mani di qualcuno? «Io ho avuto la fortuna di debuttare con Lina Wertmuller. Sia nel
cinema che in tivvù. Le devo tantissimo. Se oggi sono qui è grazie a lei, perché ha creduto
in me». I vostri programmi futuri? «Orgoglio 2».
Claudio Ruggiero
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