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Roma. La cultura della destra. Giuseppe Perrone: «Ho esordito nel cinema lavorando per il grande Charlie Chaplin. L'esperienza di una vita...»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Giuseppe Perrone, detto il "conte", vincitore del Premio
Giorgio Almirante per il cinema. Lei è stato ufficio stampa, giornalista professionista
e grande agente. Il suo primo incarico fu Charlie Chaplin... «Sì, ci preparammo
per lanciare "Luci della ribalta". Fu un'emozione incredibile. Da ragazzino avevo sempre
visto i film di Charlot e mai avrei potuto nemmeno immaginare di potere davvero conoscere
questo mito». Cosa ci racconta di quell'incontro? «Sprigionava una grande frenesia.
Metteva in agitazione e a disagio tutti. Era estremamente diffidente. Pensate che quando
doveva firmare degli autografi verificava o faceva verificare che si trattasse non tanto
di cambiali quanto di dichiarazioni di paternità». Tanti anni nel cinema. Oggi si parla
di crisi. Cosa c'è di vero? «È l'Italia che è in crisi. Come pretendere che non lo sia
anche il cinema? Ora, il bello non è eterno, ma neppure il brutto. Speriamo che si riprenda.
Anche perché ci sono molte energie che aspettano di essere capiti e valorizzati. Pensiamo
a Sergio Reggiani, Vincenzo Bocciarelli, Russo, Valentina Tomada, Angela Pagano».
Claudio Ruggiero
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