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Latina. Industria Farmaceutica. Vincenzo Parnolfi: «La spesa sanitaria è critica, ma c'è un comparto industriale unico in tutta Italia»
«L'industria farmaceutica può e deve essere al centro di una strategia mirata a rafforzare
il tessuto industriale laziale e per lo sviluppo del territorio, perché capace di generare
un sistema economico basato sulla conoscenza, fra i più competitivi e dinamici del mondo.
Il Lazio rappresenta il secondo polo farmaceutico italiano, con il 19% del valore aggiunto
nazionale di comparto, quasi 20 mila addetti - il 20% degli occupati nel farmaceutico a
livello nazionale - una percentuale alta di occupazione qualificata - 1063 addetti
alla ricerca, il 26,3% del totale nazionale - ed il rapporto nel bilancio export/import
di settore più elevato in Italia pari al 115%».
Lo ha detto il Presidente di Confindustria Lazio e dell'Unione degli Industriali di Roma
Giancarlo Elia Valori in occasione del convegno che si è tenuto a Palazzo Cherubini sul
ruolo dell'Industria farmaceutica del Lazio. Sono intervenuti il Presidente della Regione
Francesco Storace, l'assessore al bilancio della Regione Lazio Andrea Augello, l'assessore
alle attività produttive della Regione Lazio Francesco Saponaro, l'assessore alla Sanità
della Regione Lazio Marco Verzaschi, il presidente di Farmindustria Federico Nazzari, il
presidente della Consulta Regionale Chimica e farmaceutica di Confindustria Lazio e
presidente di Assindustria Latina Vincenzo Parnolfi, il vice presidente della consulta
regionale Chimica e Farmaceutica di Confindustria Lazio Giovanni Caforio. Ha concluso i
lavori il sottosegretario di Stato del Ministero della Salute Cesare Cursi.
«La capacità di competere con successo nei mercati internazionali infatti - ha proseguito
Valori è funzione diretta della capacità di innovazione e ricerca da parte delle imprese
che, a loro volta, devono potere operare in un ambiente favorevole all'innovazione
ed alla crescita. Appare dunque necessario re-ingegnizzare i processi di diagnosi,
cura e riabilitazione coinvolgendo tutte le parti sociali, con una riforma della gestione
sanitaria orientata alla maggiore efficienza, all'appropriatezza dei consumi, della
domande delle strutture e alla motivazione e valutazione degli operatori».
Vincenzo Parnolfi intervenendo successivamente ha ribadito il tema della compatibilità
tra governo della spesa sanitaria e sviluppo industriale riguardo al settore farmaceutico.
«Il Lazio - ha detto Vincenzo Parnolfi - rappresenta in modo marcato una duplice valenza,
con una spesa sanitaria critica ma allo stesso tempo con un comparto industriale unico
nel panorama nazionale. È la Regione con il secondo polo farmaceutico del panorama
nazionale. Nell'insieme delle industrie manufatturiere della Regione, l'industria
farmaceutica contribuisce al valore aggiunto con il 17% (media nazionale 3,2% e
soprattutto, occupa circa il 15% della forza lavoro (media nazionale 3.7%)».
L'intervento conclusivo di Vincenzo Parnolfi, ha ribadito la necessità di generare
convergenze su obiettivi comuni e condivisi ed implementare concretamente, in sedi
appositamente create allo scopo, progettualità operative specifiche con l'apporto di
competenze multidisciplinari del comparto pubblico e di quello privato per migliorare
l'efficacia e guadagnare efficienza nell'intero sistema delle varie componenti
dell'assistenza sanitaria.
Elisabetta Rizzo
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