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Laboratorio magis. L'altro modo di fare cultura
Parlando di teatro non possiamo dimenticare qualche ottima realtà locale che, forse troppo in silenzio, cresce tra i banchi di scuola. Ci riferiamo al “Laboratorio Magis” dell’Istituto Magistrale “Alessandro Manzoni”: qualcosa che travalica i confini di un’attività pomeridiana. In un momento in cui l’istruzione di dimena tra autonomia, piani dell’offerta formativa e proposte di ogni genere, c’è chi riesce a coinvolgere naturalmente i ragazzi, portandoli non solo a migliorare le proprie capacità, ma anche a far conoscere ed apprezzare testi ed autori troppo spesso relegati all’angustia di una pagina letta senza passione. Da circa dieci anni il professor Nino Bernardini dirige gli studenti del Manzoni, insegnando loro le tecniche di recitazione, facendoli cimentare con opere di notevole rilievo che puntualmente portano in scena con grande dignità. Ed è così che i ragazzi del Magis hanno ottenuto nel corso degli anni numerosi riconoscimenti, non solo a livello scolastico. Invitati lo scorso anno al maggio sermonetano, presenti alla settimana dei Beni Culturali di Latina, hanno vinto anche un premio nazionale quale migliore compagnia teatrale scolastica. Quest’anno il palcoscenico li ha visti impegnati in “After Juliet” di Sharman MacDonald, un lavoro di sicuro interesse, dove viene raccontato un ipotetico “seguito” della tragedia Shakespeariana. Qui i personaggi appaiono nella meschina quotidianità: tolto il manto dorato del mito, si ritrovano in un qualsiasi centro urbano dei nostri giorni alle prese con pettegolezzi, invidie e rivalse. Sempre sorprendenti i ragazzi di Nino Bernardini, circa quaranta, pronti a ore di esercizi e di prove per figurare in scena. Partecipe in veste di tecnico tuttofare la vicepreside Maria Marinelli. E’ lei l’addetta alle luci, alle scenografie, al trucco e ai costumi che, nella loro essenzialità, rivelano un lavoro sapiente dietro le quinte. Coinvolta nella rappresentazione anche l’insegnante di musica Elena Folchi, autrice dei brani che accompagnano “After Juliet”. Doveroso, dunque, l’appello ad incrementare la tourneé del Magis, sperando in qualche replica estiva. E un appello ai soliti maleducati del telefonino: anche se l’Istituto Magistrale non è il teatro dell’Opera, non è detto che non si deve lo stesso rispetto per chi sta recitando. Signora alla quale per ben tre volte è squillato il cellulare durante la rappresentazione di “After Juliet”, per cortesia, la prossima volta è pregata di tenere il suo apparecchio spento.
Maria Corsetti
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