Parvapolis >> Cultura
Latina. Emozioni in musica. I Nomadi: «Sentire cantare "Io vagabondo" in coreano è stata una delle nostre esperienze più toccanti»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS i Nomadi, a Latina dopo il
concerto a Bassiano.
Più di 40 anni insieme. Il segreto?
«L'entusiasmo e la passione. Non ci sono segreti. Altrimenti, ci fosse
un segreto, potremmo venderlo, no? Abbiamo condiviso per tutto questo
tempo le emozioni e questo grande amore per la musica».
Da 10 anni a questa parte avete affiancato al vostro impegno musicale
un impegno sociale, girando per il mondo, da Cuba ad Israele, per
i bambini. «Siamo stati in tanti Paesi, sì. I problemi dell'infanzia
sono tantissimi. E tutti ci hanno rubato un po' di cuore.
Ci è rimasto il cuore, l'affetto, le mani. Ma la cosa che ci ha commosso
di più è stata sentire cantare "Io vagabondo" in cambogiano».
Siete amici di Francesco Baccini. Lui è orgoglioso di essere diventato
Ufficiale della Repubblica. Condividete questa sua gioia?
«Certo, perché se lo merita. È uno dei pochi poeti che abbiamo oggi.
Merita ancora tanto altro».
Qualche anno fa ai nostri microfoni ci confidavate una vostra amarezza:
quella di non essere mai stati invitati alla Festa del Primo Maggio.
L'anno scorso vi abbiamo visto sul palco di San Giovanni. Cosa si prova
a colmare questa lacuna? «Ogni anno c'è un direttore artistico diverso.
L'anno scorso abbiamo avuto uno spazio bellissimo. Ed è giusto che poi
si passi il testimone ad altri».
Claudio Ruggiero
Riproduci il filmato oppure procedi con il download.
|