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Roma. Euroghost. Capezzone: «Una presenza importante». Cossiga: «Quel che Prodi non dice». Magdi Allam: «L'antiamericanismo è un'ideologia»
«Un fantasma non è una assenza, ma è una presenza a cui occorre dare un corpo. Un corpo
che però non c'è». Marco Pannella, alla conferenza di presentazione del nuovo libro
di Daniele Capezzone dal titolo "Euroghost - Un fantasma s'aggira per l'Europa: l'Europa"
edito da Rubbettino, così introduce il suo commento all'ultimo lavoro del segretario
di Radicali Italiani. Il leader radicale, insieme con Capezzone, nota che l'Unione
Europea di nostri giorni conclude di fatto spesso accordi con stati che non rispettano
i diritti umani, e in molti di questi trattati si pongono condizioni e finalità per
favorire la difesa di quei diritti in base alla «lettera stessa della legge per cui la
legge che si prescrive non viga. Come in Italia ci sono molto spesso leggi che non vigono».
Il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, intervenuto alla conferenza stampa
di presentazione, ha espresso il suo apprezzamento per l'analisi di Capezzone, che prende
anche spunto dai motivi che legano l'idea di democrazia alla rivoluzione americana,
sottolineando tra l'altro la necessità in chiave europea di ricordare la rivoluzione
inglese del 1688, tenendosi invece alla debita distanza dalla pur affascinante
rivoluzione francese, che sfociò, come è noto, nella grave degenerazione del "Terrore".
Pannella ha ripreso da parte sua il concetto di "pace", analizzato da Capezzone nel testo,
espresso lo scorso anno dall'Europa in occasione della crisi irachena. Un concetto
riutilizzato ultimamente dal «presidente della Commissione Ue - ha osservato Cossiga - che
ha sposato il modello Annan, in base al quale l'Onu si ritira quando si comincia a sparare,
per poi tornare dopo che ci si è scannati; come in Rwanda, dove l'Onu è tornata dopo
che sono morte 800mila persone. Questo, per Prodi e Annan si chiama pace e legalità».
Magdi Allam, anche lui invitato alla presentazione, ha apprezzato molto la discussione
introdotta dall'autore sull'affermarsi del diritto individuale negli Stati Uniti e
il diritto collettivo prevalere in Europa. Allam tra l'altro, legandosi alla situazione
attuale, teme che «antiamericanismo, antiebraismo antioccidentalismo trasfromati
in ideologia a sé stanti fungano da collante tra vari "ismi", facendoci scoprire che
anche in Italia ci possono essere persone che in nome di queste convinzioni possono
decidere di dar man forte anche in modo militante e bellicoso ai sedicenti resistenti
iracheni e a forze che hanno in comune esclusivamente nei confronti dell'America
l'odio e l'ostilità».
Elisabetta Rizzo
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