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Latina. Elezioni. Laura Scalabrini (Verdi Verdi): «Quelli del Sole che Ride furono così democratici che ci trascinarono davanti a un giudice».
E sulla Fecondazione: «Chi non ha figli deve accettare il disegno di Dio»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Laura Scalabrini, candidata al Parlamento
Europeo per la lista dei Verdi Verdi.
Come nascono i Verdi Verdi? «I Verdi del Sole che Ride (la lista nata dal Partito Radicale,
ndR) non ci hanno permesso di creare una dissidenza interna. Quando entrarono
Lotta Continua e Democrazia Proletaria noi abbiamo protestato e loro per tutta risposta
ci hanno portato in tribunale ed impedito di portare avanti, nell'ambito di quel movimento,
le nostre idee cattoliche».
Essere cattolici, in un Paese sempre più laico come il nostro è difficile. Come intendete
portare i vostri valori di cattolici in Europa, dove nemmeno il cristianesimo nel
suo complesso è ancora riuscito ad entrare? «Noi riteniamo che l'Italia sia la culla
del cattolicesimo. E noi sappiamo che sia la destra che la sinistra hanno sostanzialmente
fallito questo discorso, non sono riusciti nemmeno a fare aggiungere alla Costituzione
Europea poche righe riferentesi alle nostre radici giudaico-cristiane. E noi
crediamo che questo sia indicativo. Le radice giudaico cristiane ci possono
essere, e scritte anche, se c'è chi rappresenta la continuità di quei valori.
Noi vogliamo essere i portatori di questi valori. Abbiamo preso lo spunto dalla
Centesimus Annus di Karol Wojtyla, del 1992, per costruire sul suo buon senso
il nostro programma politico. Il capo dei cattolici chiamava i suoi fedeli ad un
profondo rispetto per l'ambiente e la natura».
Voi dite che la natura non può essere strumentalizzato né da destra né da sinistra.
Due domande. Voi come vi ponete con questi due grandi schieramenti? E questo
ambiente, allora, come va gestito? «Noi non ci riteniamo né di destra, né da sinistra.
Noi ci proponiamo di avere in Europa un Polo Verde. E non solo per i cattolici.
Noi siamo interessati alle tematiche ambientali, senza schieramenti ideologici.
Ideologizzare la natura vuol dire allontanare chi è interessato al rispetto
per la natura ma non alla politica. L'ambiente è trasversale. È come la salute.
Chi lo ha detto che l'acqua pulita è di sinistra e l'acqua sporca è di destra?
Lo dicono loro. E allora lo vedete che uno schieramento trasverale serve?».
In provincia di Latina c'è un grosso problema per quanto riguarda lo smaltimento
dei rifiuti. Come intendete affrontarlo? «Riteniamo sia fondamentale il termovalorizzatore.
E quindi intendere il rifiuto come valore. Da dire che i termovalorizzatori dell'ultima
generazioni sono poco inquinanti». Tornando alla sua formazione cattolica,
come giudica la legge sulla Fecondazione Assistita e il relativo Referendum
radicale per l'abrogazione di quella che è definita una legge burka, frutto di
un fondamentalismo cattolico che ha poco da invidiare a quello islamico?
«Noi siamo contrari a tutte quelle cose che vanno contro le leggi naturali.
La maternità non è un diritto ma è una speranza. Far fecondare una donna in laboratorio
va contronatura. La maternità non è solo un fatto biologico. E le coppie non fertili
non sono poi così tante: circa l'1%. Possono essere madri mediante una facilitazione
totale dell'adozione». Ma lei, da cattolica, non ritiene che la spinta
alla maternità possa essere spinta anche dall'amore? «Se la natura ha posto
dei limiti bisogna accettare il disegno di Dio». La Scalabrini ci perdonerà
se questa frase ci sembra di una violenza e di un integralismo settario quasi
inaccettabile. E forse continuerà a volerci bene se osserviamo: vale anche
per un malato accettare la natura e il disegno di Dio? Non bisognerà meravigliarsi
troppo, allora, se le credenze religiose vengono ogni giorno più marginalizzate
dalla società civile.
Andrea Apruzzese
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