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Latina. Elezioni. Sandro Bartolomeo: «Cusani continua ad evitare me ed i confronti. Non riesco a capire perché: salirebbe il tono della campagna»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Sandro Bartolomeo, candidato alla Presidenza della Provincia per il centrosinistra. Un incontro a distanza con Cusani, il candidato del centrodestra, sui temi dell'imprenditoria presso la Confcommercio. Si chiedono politiche di sostegno. Cosa si sente di assicurare, compatibilmente, è ovvio, con le le competenze dell'Ente? «Guardate il confronto è stato a distanza, perché Cusani non si presenta mai. Questa è la terza o quarta volta che evita i confronti. E non capisco il motivo di questo atteggiamento. Io credo che i confronti servano, non tanto per chiarirsi e chiarire le posizioni ma anche per far salire un po' il tono di questa campagna elettorale. Tornando alla domanda, se sarò io il presidente metterò su un tavolo tecnico con le associazioni e sono convinto che tutti insieme possiamo produrre fatti nuovi per questa provincia». Il comparto delle imprese sociali, che oltre ad offrire un servizio creano anche occupazione: come sostenerle? «Io ho fatto un incontro con i rappresentanti del terzo settore ed ho stilato già un documento. Mi impegnerò moltissimo in quest'ambito e per due motivi precisi. Il primo è che è un ambito su cui credo di avere molte conoscenze specifiche. Il secondo è che fanno impresa, come avete sottolineato, aiutando i deboli». Gli imprenditori le hanno chiesto sinergie con l'Università per avere corsi di laurea legati al territorio... «La Provincia oggi nelle problematiche universitarie non c'è più. Noi dobbiamo sicuramente rimetterla in mezzo». Una battuta finale sulla sanità del territorio... «I problemi stanno tutti nella riorganizzazione della rete. Non è una questione facile e va affidata alla collaborazione di tutti. Io credo che la sanità sia troppo legata agli interessi di una sola persona. Io credo che la direzione aziendale debba recuperare una maggiore autonomia, che sia aperta agli interessi del territorio. Di questa azienda siamo azionisti comuni».

Andrea Apruzzese