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Latina. Elezioni. Francesco Parisi risponde a Pietro Prova: «L'approccio è culturalmente approssimativo e le proposte politiche carenti»

«Con le affermazioni fatte dal coordinatore dei Verdi Verdi, nuova formazione ambientalista di destra, si evince che la materia ambientale per loro è una perfetta sconosciuta». Osserva Francesco Parisi, della Sinistra Ecologista: «Infatti l'approccio è culturalmente approssimativo e le proposte politiche scaturite in occasione dell'intervista a ParvapoliS sono conseguenti. Traspare comunque la direttiva della coalizione di centro destra che fa fronte compatto sul termoinceneritore a tutti i costi così come avviene per il corridoio tirrenico. A tutti i costi e costi quello che costi! Bisognerebbe spiegare al giovane coordinatore che il termoinceneritore, per essere economicamente conveniente non deve ricevere la fase umida dei rifiuti poiché si spenderebbe più energia per far evaporare l'acqua in essi contenuta che quella che si ricaverebbe dalla combustione. Tanto per dirne una. Gli impianti siffatti là dove sono stati realizzati sono stati dismessi ed accantonati. È un dato accquisito da tempo e in tutte le realtà d'Europa. Quindi, è più conveniente, soprattutto per la collettività che, in ultima analisi, pagherà il servizio, separare la fase umida da quella asciutta e poi procedere a riciclare tutto ciò che e riciclabile, dopodichè, ciò che non è riciclabile, passare all'incenerimento recuperando energia da questa operazione. Per una provincia come la nostra, una volta effettuate le operazioni sopra descritte, disporrebbe di una quantità insufficiente a mandare a regime un'impianto che deve divorare enormi quantità di materiale. Naturalmente, per chiarire il concetto, un impianto sottoutilizzato genera costi di gestione in proporzione diretta alla sua sottoutilizzazione, o se preferiamo, in proporzione direttamente inversa al grado di sottoutilizzo. Esistono poi, problematiche relative anche all'inquinamento poiché se l'impianto non va a regime, le reazioni che in esso si compiono non sono sufficienti a garantire una perfetta combustione. Detto in parole povere l'inceneritore è un grosso rischio per le tasche e la salute nostra e dei nostri concittadini. È questo che vogliono gli aspiranti amministratori di centro destra? La raccolta differenziata, dopo dieci anni di amministrazione di centro destra non è mai stata avviata proprio perché pervicacemente il centro destra persegue questo obiettivo: la centrale di termovalorizzazione. Un impianto da cento milioni di euro! La raccolta differenziata, poi, ha prodotto in altre realtà, e basterebbe andarsi a studiare i documenti del ministero dell'ambiente, raggiunge in alcuni casi il novanta per cento. Dipende solo dalla serietà di chi amministra e dalla credibilità di questi raggiunta nei confronti dei cittadini. È vero. Gli amministratori di centro destra, in provincia di Latina, e sul tema dei rifiuti non sono né credibili né affidabili. Non sono stati capaci neanche di fare un piano provinciale dei rifiuti. Ricordo al giovane coordinatore che la Regione Lazio, notoriamente gestita dal comunistissimo Storace, ha commissariato la Provincia per l'inadempienza dimostrata nei confronti dell'applicazione del decreto Ronchi che disciplinava e disciplina ancora la materia. Sulle altre questioni relative all'ambiente il collega ambientalista dovrebbe giustificare la sua presenza in una coalizione di centro destra visto che non si è attivata concretamente in nessun settore dell'ambiente. Se credesse davvero in quello che sta facendo dovrebbe spendere le sue parole per dare una bella tirata di orecchie ai suoi compagni di cordata! È meglio per tutta la provincia che si cambi politica e per tutti i cittadini, sia di destra che di sinistra».

Andrea Apruzzese


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