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Latina. Una Festa per la Massoneria. Il 24 giugno in tutto il mondo per ricordare i valori latomistici di libertà, democrazia e tolleranza...
Da quest'anno il 24 giugno sarà celebrato in tutto il mondo liberomuratorio come
"Giornata della Fratellanza Universale Massonica". La "festività" è stata deliberata
nel corso della VII Conferenza Mondiale delle Grandi Logge di Santiago del Cile alla
quale ha preso parte anche il Grande Oriente d'Italia con il Gran Maestro Gustavo Raffi.
Svoltosi dal 5 al 9 maggio scorso, l'importante meeting internazionale ha registrato
la presenza di oltre settanta Gran Logge regolari provenienti da tutti i continenti.
Sarà l'occasione per esaltare e valorizzare la storia della Massoneria,
dalle sue radici mitiche millenarie, alla sua diffusione medioevale,
ai suoi valori iniziatici e spirituali,
al suo ruolo spesso determinante nella definizione stessa della modernità:
le rivoluzioni francese a americana, l'illuminismo e ancora prima il
deismo razionalista. Furono Massoni George Washington (nella foto con
le sue insegne massoniche) ed altri 17 presidenti degli Stati Uniti.
Aderì alla Massoneria, contro il dogma e gli assolutismi, gran parte del milieu scientifico inglese
(la quasi totalità della Royal Society) e gran parte del mondo
culturale europeo, da Montesquieu a Goethe, da Mozart a Beethoven,
da Fichte a Schelling, da Voltaire a Locke.
In Italia il Grande Oriente d'Italia arrivò a organizzarsi nel 1805,
il primo Gran Maestro fu il vicerè del regno, Euguenio de Behaurmais,
figliastro di Napoleone Bonaparte. Al sud d'Italia fu guidata da Giuseppe
Napoleone a da Gioacchino Murat. Messa al bando dopo il Congresso di Vienne
dai regimi assolutisti restaurati, preseguì la sua attività clandestinamente,
attirando nella sua area quei personaggi che saranno poi i protagonisti
del Risorgimento Italiano, da Giuseppe Garibaldi (che sarà in seguito
anche il Gran Maestro) a Giuseppe Mazzini. Non è storicamente provato
un contributo reale e fattuale al Risorgimento, mentre
gli anni d'oro della Massoneria Italiana sono quelli immediatamente
successivi alla presa di Roma, quando gran parte della classe politica
e della classe dirigente dei Governi liberali transita per le logge,
da Francesco Crispi ad Agostino De Pretis, da Ernesto Nathan a Giuseppe
Zanardelli. Inizialmente perseguitata dalla chiesa, sia per il suo
carattere relativistico in materia di fede e tollerante che soprattutto
per gli accenti anticlericali di alcuni suoi esponenti, fu
in seguito perseguitata dal fascismo, che le sequestrò la sede storica:
quel Palazzo Giustiniani che non fu mai restituito dallo Stato ai legittimi
proprietari (oggi è la sede della presidenza del Senato della Repubblica).
Dalla corrente nazionalista le
fu rimproverato il suo carattere democratico e liberale e la sua
impostazione cosmopolita. In realtà ciò interessava a Mussolini
era ingraziarsi il clero in vista della firma del Concordato.
Riorganizzatasi nel dopoguerra, dopo la morte del Gran Maestro
Domizio Torrigiani, rinchiuso nel carcere di Ponza, la Massoneria
è stata più volte oggetto di campagne diffamatorie da parte
delle correnti più oltranziste dell'estrema destra, come dell'estrema
sinistra e del mondo cattolico. Oggetto di una discutibile indagine
della Magistratura nel 1993, la Massoneria finì in prima pagina associata
ad ogni genere di scandali. I giornali informarono su ogni dettaglio
delle presunte novità di Agostino Cordova. Quasi nessuno però si degnò
di dare notizia non solo dell'archiviazione dell'inchiesta ma anche
della condanna inflitta alla Magistratura Italiana dalla Corte Europa
di Strasburgo per il merito e il metodo dell'inchiesta stessa.
Oggi il Gran Maestro è Gustavo Raffi, successo a Virgilio Gaito. La sede nazionale
è a villa Medici il Vascello ma logge sono presenti in tutte le città italiane.
Mauro Cascio
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